Regia di Gianni Zanasi vedi scheda film
Qual'è l'intento del film? Non si capisce bene, non si capisce se intenda porre una riflessione sulle domande cruciali per l'uomo, se tratti il problema della scelta, se sia un'opera contestatrice o se, banalmente, sia solo un divertimento leggero che prende le mosse da accostamenti inediti e dall'inversione di alcuni luoghi comuni. Stando ad un'interpretazione letterale temo che la risposta sia quest'ultima. Mancano segni concreti per potergli attribuire significati più alti o più complessi.
E' riuscito il regista nel suo intento? Risposta altrettanto difficile essendo quest'intento così poco chiaro.
Ne valeva la pena? Temo che anche qua la risposta sia negativa.
Tirando le somme mi pare un'opera piuttosto inconsistente: il gioco della tensione tra commedia e profonda ricerca non si risolve, ragion per cui questa tensione (unica vera invenzione registica) si stempera nel nulla.
Non giovano tutta una serie di scelte registiche: la fotografia piatta, solo parzialmente riscattata dai bei scenari naturali, le musiche pop che non comunicano e non evocano, limitandosi ad un de ja vu di luoghi comuni.
Rimanendo sulla sceneggiatura, la svolta finale un po' "new age" è un vero colpo di grazia.
Con "La felicità è un sistema complesso" Zanasi ci aveva fatto ben sperare, ma qui ritorna ad essere il rappresentativo esponente di una generazione che non ha nulla da dire!
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