Regia di Gianni Zanasi vedi scheda film
Lucia fa la geometra “free-lance” oltre che la ragazza-madre; ha appena cacciato di casa il suo compagno perché – confessandosi i reciproci tradimenti – ha trovato delle idiosincrasie intollerabili nel suo comportamento; riceve finalmente un incarico lavorativo all'interno del progetto di un mega-stabilimento che cambierà il prfilo delle colline della sua zona. Quando un giorno le appare la Madonna, la sua vita e quella di chi le sta intorno cominciano a cambiare …
Alba Rohrwacher non è una scoperta, con la sua recitazione apparentemente dimessa e invece molto intensa; il resto del cast è decisamente tutto sopra la media, da Germano a Battiston.
Zanasi sa catturare l'attenzione con la bella fotografia degli scorci paesaggistici e mettendo in scena una vicenda surreale, di stampo tragi-comico, che coinvolge da subito la quotidianità di tutti i personaggi, presentati con grande capacità di tratteggio.
Tuttavia il regista dà la sensazione di mettere molta carne al fuoco, a partire dall'argomento del confine fra misticismo e psicolabilità, per continuare con il rapporto genitoriale con una figlia adolescente, le problematiche del lavoro e quelle degli immigrati: argomenti che alla fine appaiono accennati e tra cui Zanasi slalomeggia senza che se ne svisceri alcuno.
Il finale, che mette insieme l'elemento rivoluzionario dell'atto clamoroso compiuto da Elio Germano con una evoluzione estatica da new age, lascia alla fine un po' di amaro in bocca.
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