Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Fa un po’ impressione rivedere oggi questo gustoso film di Robert Zemeckis, non tanto perché sia invecchiato male (anzi, per quanto ormai rientri, almeno parzialmente, in un filone fin troppo competitivo), ma perché per troppi anni (quelli più recenti) il regista stesso ha perso la freschezza di opere come questa per perseguire le nuove strade tecnologiche (evidentemente meno persuasive rispetto ad allora) dei tempi più vicini a noi che non gli hanno dato (ma ciò, purtroppo, vale ancor di più per noi spettatori) le medesime soddisfazioni.
Hollywood anno 1947, esseri umani e cartoni animati condividono negli stessi spazi e il popolare coniglio Roger Rabbit non riesce più a lavorare come si deve, perché convinto che la formosa moglie Jessica lo tradisca.
E quando avviene un omicidio, Roger viene accusato e mentre il detective Eddie Valiant (Bob Hoskins) indaga per conto del presunto colpevole, il giudice Doom (Christopher Lloyd) è pronto a tutto pur di far sparire per sempre Cartoonia.
E’ quasi un inno di gioia questo film di Robert Zemeckis, un pozzo d’idee, una felice commistione tra umani e disegni animati che si muovono insieme in modo altamente convincente e con una dimestichezza che lascia pochissimi dubbi.
Il ritmo è da cardiopalma, ma non fine a se stesso, le gag sono continue (con alcune battute assolutamente indimenticabili, per esempio “Non sono cattiva, mi disegnano così” detta dalla tutta curve Jessica Rabbit), ed in alcuni momenti quasi si accavallano da tanto che sono proposte con velocità, lo script attorno al quale tutto ruota, è brillante e perfettamente congeniale al talento del regista che da far suo orchestra il tutto con innato talento e capacità d’insieme assolutamente sorprendenti per i tempi in cui è stato girato soprattutto considerando la tecnica usata.
In più non mancano affatto le comparsate di altri big “animati” che popolano il mondo di Cartoonia e che danno un’ulteriore caratterizzazione di un panorama davvero folcloristico e ben decifrato.
E’ per questi motivi divenuto un cult (e fu il film più visto al mondo del 1988), un successo stra meritato, frutto di un sano talento e cognizione di causa.
Insomma trattasi di un film sempreverde, uno di quelli che non si può non aver visto, per quanto poi non sia un mio personale cult, ma vederlo almeno una volta (ovvio che occorrono gli occhi rivolti al passato per apprezzarlo appieno) è assolutamente consigliato.
Propositivo.
VOTO : 8/10.
Qui il suo essere all'avanguardia si abbina completamente ad un risultato brillante.
Costruisce infatti un meccanismo che funziona all'unisono.
Esemplare.
Fantastico, molto bravo, tanto più visto che trattavasi di novità, nell'interagire col mondo animato.
Spassoso.
Soddisfacente.
Un pazzo, già lui è quasi un cartone animato.
Molto bravo.
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