Regia di Alessio Cremonini vedi scheda film
La bravura di Alessandro Borghi, nell'impersonare Stefano Cucchi nel suo breve calvario tra l'arresto e la morte per le botte subite, è l'aspetto più rilevante di un film onesto, che sceglie sapientemente di non entrare nella stanza del pestaggio ma piuttosto di seguire tutto ciò che avviene dopo, una sorta di laica passione e morte di un ragazzo sopraffatto dalla paura di denunciare, condannandosi così ad una inesorabile fine fatta di cure rifiutate e tentennamenti, in un quadro dove indifferenza e burocrazia sembrano essere l'unica nota dominante. Brava anche Jasmine Trinca, che ci restituisce un'Ilaria Cucchi dove l'inevitabile dolore deve venire a patti con la voglia di sapere, con la tenacia di chi sa di scontrarsi contro un muro di omertà e connivenze difficile da scalfire.
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