Espandi menu
cerca
Sulla mia pelle

Regia di Alessio Cremonini vedi scheda film

Recensioni

L'autore

gaiart

gaiart

Iscritto dal 30 luglio 2012 Vai al suo profilo
  • Seguaci 32
  • Post 6
  • Recensioni 424
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Sulla mia pelle

di gaiart
8 stelle

Fino a che punto una spirale si può evolvere in negativo? Fino al baratro. Lo stesso che ha visto da vicino e in cui è stato spinto dentro di soppiatto il povero Stefano Cucchi.

ON MY SKIN

Sulla mia pelle

di Cremonini

 

 

Fino a che punto una spirale si può evolvere in negativo? Fino al baratro.

Lo stesso che ha visto da vicino e in cui è stato spinto dentro di soppiatto il povero Stefano Cucchi.

Quando il destino si accanisce è come se una serie di mosse già scritte contribuissero a cancellare un’esistenza di per se già precaria. E qualcuno si divertisse al tempo stesso ad aggiungerci calci e pugni.

Il film Sulla mia pelle di Cremonini racconta, in un momento in cui a Venezia tutti i riflettori internazionali sono puntati sul paese, la storia drammatica, assurda, inconcepibile in un paese civile, di Stefano Cucchi, il ragazzo tossico dipendente, morto per percosse da parte dei carabinieri e varie concomitanze a soli 31 anni in un carcere romano.

In un momento in cui dalla cronaca emergono solo stupri da parte di poliziotti verso turiste o studentesse, ragazze straniere, una morte sospetta in carcere, la 172 esima in un anno, non rende la vita facile a un sistema Italia che già scricchiola, soffoca e arranca irreversibile verso lo sfacelo.

Se a questo si aggiunge un sistema legale da schifo, un avvocato inconsistente, un fenomeno giustizia prigioniero di se stesso che risulta arroccato in regole e regolette da azzeccagarbugli medioevali, dove dei genitori non hanno diritto di vedere un figlio malato in detenzione, la lista dei danni subiti si allunga, connessa alle incompetenze e cattiverie, alla perdita di diritto, almeno quello di rimanere vivi soprattutto se in custodia statale cautelare.

Ciò detto il film è asciutto, commovente, ben girato, documentato e ben recitato. Una madre in sala riceve in lacrime gli applausi meritatissimi includendo quelli di critica e pubblico per 10 minuti e suscita una commozione profonda in tutti con la sua dignità e compostezza.

Lucky Red non sbaglia mai un colpo e tantomeno Netflix su cui sarà worldwide visibile.

Bella figura Italia, continuiamo tranquillamente così, mi raccomando!!!

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati