Trama
Operatore di un servizio d'emergenza ed ex ufficiale di polizia, Asger Holm risponde alla chiamata di una donna rapita. Quando la conversazione si interrompe, si mette sulle tracce della donna e del rapitore. Con il telefono come unica arma, Asger inizia una corsa contro il tempo per salvare la donna prima di rendersi conto di essere alle prese con un crimine molto più grande di quello che credeva.
Approfondimento
IL COLPEVOLE: UN THRILLER A PARTIRE DA UN AUDIO
Diretto da Gustav Möller e sceneggiato dallo stesso con Emil Nygaard Albertsen, Il colpevole racconta la storia di Asger Holm, un ex poliziotto che, lavorando in un servizio di emergenza, risponde alla telefonata di una donna rapita in cerca di aiuto. Quando la chiamata si interrompe bruscamente, Asger si mette alla ricerca della donna e del suo rapitore. Con il telefono come unico strumento a sua disposizione, inizia una corsa contro il tempo per salvare la donna ed evitare il peggio. Si renderà presto conto di avere a che fare con qualcosa di molto più grosso di ciò che credeva.
Con la direzione della fotografia di Jasper Spanning, le scenografie di Gustav Pontoppidan e le musiche di Carl Coleman e Caspar Hesselager, Il colpevole viene così raccontato dal regista: "Credo che le immagini più forti di un film, che rimangono impresse nella memoria più a lungo, siano quelle che non si vedono. Ho avuto l'idea per Il colpevole vedendo un documentario su una donna rapita, Hae Min Lee, successivamente uccisa. I sospetti sin da subito si sono concentrati sul fidanzato, poi arrestato, e i creatori del documentario che ricostruiva la vicenda hanno usato la registrazione della vera chiamata di emergenza della donna. Durante la telefonata, Hae Min Lee viaggiava in macchina seduta accanto a colui che l'aveva rapita e ciò la portava a parlare in codice.
All'inizio, mi sono lasciato prendere dalla suspense della telefonata, come farebbe chiunque la ascolti. In un secondo momento, invece, ho cominciato a pensare a cosa la rendeva così intrigante. Nonostante avessi sentito solo un audio, credevo di aver visto tutto: la donna, l'auto in cui si trovava, la strada che la macchina percorreva e persino il sequestratore che le era seduto accanto. Ma ho capito anche che ogni singolo individuo, ascoltando la telefonata, avrebbe visto qualcosa di diverso da me: una donna differente, un rapitore differente e così via. Mi sono allora chiesto: cosa succederebbe se usassi l'idea delle immagini mentali che ognuno si crea per un film?
Il colpevole è nato così, con l'idea di creare suspense attraverso le proiezioni (uniche) che ogni spettatore si farà a partire da un audio".
Il cast
A dirigere Il colpevole è Gustav Möller, regista e sceneggiatore svedese. Nato nel 1988 a Gotherborg, Möller si è diplomato alla National Film School della Danimarca nel 2015 con il cortometraggio In Darkness. Il colpevole è la sua opera prima, per cui ha scelto come protagonista nei panni dell'operatore Asger… Vedi tutto
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- Miglior sceneggiatura al Torino Film Festival 2018
- Premio del pubblico ex-aequo al Torino Film Festival 2018
Commenti (22) vedi tutti
Thriller spiazzante tutto girato in una sola stanza, molto coinvolgente. Voto: 4 stelle e mezza (2024)
commento di robynestanon è da tutti riuscire a fare un film con un solo personaggio parlante dinanzi a un telefono. merita una visione.
commento di gherritDiscreto e originale thriller.
commento di gruvierazBella idea, bel colpo di scena...ma a me i film tutto-in-una-stanza mi lasciano un senso di incompiuto...a meno che non è diretto da un grande regista e non è il caso di questo film!
commento di marco biFilm originale megliore del remake con Jake Gyllenhaal (The Guilty) Rende meglio in lingua originale con i sottotitoli. Da vedere!
commento di maxpax4567"Il colpevole" gioca sull'unità di spazio e di tempo per imbastire un thriller a suo modo originale. Gustav Moller gestisce discretamente la corrispondenza tra il tempo reale e quello filmico, facendo del telefono un inusuale strumento di tensione emotiva. A farne le spese è però il ritmo, non sempre in linea con le esigenze richieste al genere.
commento di Peppe ComuneFilm originale per realizzazione e sceneggiatura, svolto in un solo ambiente ma efficace (girato in 13 giorni, postproduzione 8 settimane, costo solo 500.000 euro); riesce a mantenere un certo ritmo grazie anche ad una buona recitazione. Potrebbe essere oggetto di un thriller radiofonico o anche di una efficace trasposizione teatrale.
commento di massimo45A parte alcuni punti un po' forzati il film è scritto e diretto bene. Riesce a far mantenere bene una discreta suspance nonostante si svolga tutto stando al telefono in una stanza. Voto 6,5
commento di giancaudioFilm molto particolare, bello, meritevole di una visione.
leggi la recensione completa di tobanisVisivamente non si esce dal centralino del Pronto Intervento della polizia danese. L'azione è sentita e mai vista. L'impatto però è straordinario, per un thriller di rara intensità.
leggi la recensione completa di silviodifedeGirato in Danimarca, opera prima del regista svedese Gustav Möller, questo film è un thriller assai impegnativo, che si sviluppa, grazie al collegamento telefonico, nello spazio chiuso di un ufficio contiguo a due soli ambienti. Un insolito film da vedere
leggi la recensione completa di laulillaTanti ani fa non c'era tv, computer, cellulari. C'era la radio, con attori di eccezionale bravura. Questo è un film che, sfidando la natura del cinema, ci riporta ad un puro thriller radiofonico, ma vi aggiunge -appunto - elementi propri del cinema. Esercizio arduo, tema di drammi familiari terribili e sovrapposti. Niente male, davvero.
commento di PieroUssignur... non lo reggo. Voto 5.
commento di ezzo24E questo è un film da 7 come media voto?! Si può dare questa valutazione solo se si è stati appena colpiti da un ictus... Voto 0
commento di ScemaranUn trap-movie con un protagonista che sa benissimo interpretare la figura di antieroe.Consigliato.
commento di ezioUna chiamata al pronto intervento; la voce di una donna, la tensione che corre lungo il telefono: unico legame tra la vittima, il suo salvatore. E lo spettatore. Buon thriller costruito tutto sulla suggestione.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloSe telefonando .....
leggi la recensione completa di emilFilm mediocre. Scenografia totale due stanze. Sceneggiatura solo telefonate. Lento come una lumaca ed è un thriller. Fate voi. Voto:5
commento di GARIBALDI1975Veramente un film interessante, riesce a tenere incollati allo schermo per sapere come va avanti questa storia e quale sia veramente la verità pur essendo svolto tutto quanto al telefono, quindi bisogna solo immaginare con la propria testa i fatti. Imprevedibile…
commento di Utente rimosso (arwen88)Bel film. Praticamente ambientato in due stanze ,ha la grande proprietà di "farti uscire per strada" ed anche avere la sensazione di essere presente agli eventi di fatto narrati dal personaggio. Bravo l'attore. Buon tema . Anche attuale sulla inefficia, talvolta di molti "luoghi comuni" che lasciano..invece il passo ad un'altra , più vera, verità.
commento di IttennicoNudità essenziale di sceneggiatura, il protagonista, unico, è ristretto in uno spazio minimo, due stanze e un corridoio dove la luce si fa sempre più fioca fino a lasciarlo nel buio totale. Asger è il modello dell’uomo sicuro di sé e delle sue idee, certo nell’interpretare quelle degli altri, purchè siano simili alle sue.
leggi la recensione completa di yumeMöller vorrebbe emulare Stephen Knight, nello scrivere e dirigere il suo film tutto su di un uomo al telefono. ma il suo Den Skyldige non è Locke. il premio alla miglior sceneggiatura al Festival di Torino è alquanto sconcertante. peccato, perché la realizzazione, tecnicamene parlando, sarebbe buona, e Cedergren recita con credibilità.
commento di giovenosta