Regia di Gustav Möller vedi scheda film
Film molto particolare, bello, meritevole di una visione.
Film decisamente insolito ma anche notevole. Tutto si svolge in una stanza (due al massimo), dove lavora un poliziotto, al centralino del pronto intervento. Lui è un poliziotto di strada, ma è attualmente sospeso in attesa di processo per eccesso di legittima difesa. E allora smista le telefonate, che spesso arrivano da ubriaconi, bagasce, gente che non ha poi molto bisogno della polizia. Tranne quella telefonata che arriva proprio a lui, di una donna che riesce a chiamare di nascosto mentre rischia un femminicidio, trasportata a forza su un furgone dall’ex marito. Sarà una lunga notte per il protagonista, che con pochi indizi cercherà di orchestrare l’intervento salvifico. La telecamera è quasi sempre sul nostro protagonista (molto bravo), mentre si sentono le sue conversazioni. Il film è carico di tensione e prende molto, e soprattutto funziona. Pensavo fosse un adattamento da un’opera teatrale e invece no…eppure le sue possibilità per una rappresentazione in teatro sono palesi. Film di origine danese, già comprato dagli USA per rifarlo uguale ma con attori americani (Jake Gyllenhaal? Netflix?); intanto è piaciuto a tutti, promosso dalla critica e dal grande pubblico, che ha dato un 7,5 che è anche il mio voto. La produzione ha speso mezzo milione e ne ha incassati 8, cifre d’essai per un piccolo successo anche al botteghino.
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