Regia di Gustav Möller vedi scheda film
Il colpevole (2017): Jakob Cedergren
Due stanze, una manciata di attori mimetizzati nell’asettico mobilio della centrale, le voci all’altro capo del telefono che dialogano con l’agente. Un protagonista ed una telecamera costantemente incollatagli addosso mentre il sudore gli imperla la fronte e gli scende dal labbro superiore. La storia di Asger Holm, confinato, suo malgrado, dietro ad una scrivania con l’auricolare del 113 danese, che gli dà impiccio ed imbarazzo, parte dalla telefonata di una donna che fa capire al suo interlocutore di essere stata rapita.
Asger che non è abitutato a stare con le mani in mano, non riesce proprio ad aspettare che una volante rintracci il veicolo in cui la donna è stata caricata dall’ex marito e cerca in tutti i modi di risolvere il caso pur consapevole di non poter uscire dalla buia stanzetta in cui si è confinato alla fine del turno serale. L’agente preferisce starsene lì piuttosto che tornare a casa. La polizia l’ha sospeso dal servizio in strada e sua moglie l’ha lasciato. Il caso di Iben, la donna al telefono, è l’occasione di rifarsi e di mostrare a se stesso di essere ancora un buon poliziotto. Mentre il tempo scorre nel tentativo disperato di liberare la donna, Asger è costretto a scavare dentro di sé e ammettere le proprie debolezze...
Il colpevole (2017): Jakob Cedergren
Nonostante l’ambiente circoscritto e la mancanza di azione “Il colpevole” è un film ricco di tensione. Una tensione che nasce dalla totalizzante partecipazione dello spettatore che, nonostante il filtro della cornetta, entra nella casa del sospettato, immagina la stanza dei bambini, respira affannosamente, rinchiuso nel furgone insieme alla donna, in attesa di colpire il proprio rapitore. Lo spettatore interagisce con l’ambiente che lo circonda, in una Copenhagen ricoperta dalle tenebre, restando, tuttavia, seduto comodamente a fianco di Asger con le dita che picchiettano nervose sul tavolo ed il pensiero continuamente rivolto alla bambina al telefono nella speranza che arrivi presto una pattuglia al suo domicilio. La soluzione del caso obbedisce alle regole della suspance ed ha il sapore del giallo ma a colpire veramente è la capacità del regista di ridurre al minimo le distrazioni di chi guarda e bandire le immagini, lasciando lavorare la mente dell'agente Holm e di chi gli sta idealmente a fianco. Gustav Möller lavora su questo, abbassa le luci, inquadra lo schermo di un monitor, scruta le emozioni del suo alter-ego e lascia che l’immaginazione di ognuno elabori ogni possibile scenario.
Il "colpevole" di Gustav Moller è un film da sfogliare e da leggere con serrata compartecipazione.
Chili Tv
Il colpevole (2017): Jakob Cedergren
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