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Il colpevole

Regia di Gustav Möller vedi scheda film

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La recensione su Il colpevole

di laulilla
7 stelle

Girato in Danimarca, opera prima del regista svedese Gustav Möller, questo film è un thriller assai impegnativo, che si sviluppa, grazie al collegamento telefonico, nello spazio chiuso di un ufficio contiguo a due soli ambienti. Un insolito film da vedere

 

Asger Holm (Jakob Cedergren), un tempo poliziotto addetto alla sicurezza in strada, è ora in attesa di processo per ragioni che non ci vengono dette e per le quali è  stato provvisoriamente trasferito all’ufficio del centralino telefonico col compito di smistare le chiamate che richiedono il pronto intervento degli agenti. Svolge ora, dunque, un lavoro delicato, che richiede intelligenza e serenità d’animo, oltre che profonda umanità, perché anche nelle città della civilissima Danimarca, dove si svolge la vicenda del film, i conflitti fra i cittadini sono numerosi, spesso imprevedibili e devono essere risolti prima che diventino gravi casi di cronaca nera.

Il nostro Asger Holm prende a cuore i casi più difficili anche oltre l’orario e persino al di là dei propri compiti perché sa ascoltare, consolare, consigliare, convinto che talvolta l’empatia possa far miracoli, ben più della burocrazia di mansionari e regolamenti.

Asger Holm è solo, circondato dall’ostilità dei colleghi per i quali sarebbe meglio sdrammatizzare le tensioni che si celano dietro le chiamate: a dar retta a lui, non basterebbero le pattuglie sulle strade, soprattutto ora, che si è fatto coinvolgere nella brutta storia di una poveretta che viaggia su un furgone bianco, in balia di un marito pazzo che l’ha sequestrata per toglierle i figli e la vuole sicuramente uccidere…
Ci lasciamo pienamente coinvolgere anche noi: Asger Holm è persuasivo, col suo volto da bravo ragazzo che vorrebbe davvero modificare la realtà immobile dei regolamenti e delle procedure; la sua lotta è la nostra, almeno, così crediamo. Non tutto, però, è così chiaro: forse le regole deontologiche non sono proprio da buttare; forse sono una garanzia per tutti. Che avesse ragione Tayllerand (o chi per lui): surtout, pas de zèle?
La linea di demarcazione fra la saggezza e il disincanto non è mai stata così sottile…

 

 

 
 

Girato in Danimarca, opera prima del regista svedese Gustav Möller, questo film è, come si intuisce,  un thriller assai impegnativo, che si sviluppa nello spazio chiuso di un ufficio contiguo a due soli ambienti, uno dei quali è il corridoio, l’altro è il piccolo e buio sgabuzzino, dove da ultimo il nostro protagonista avrebbe continuato il colloquio telefonico, sottraendosi all’ormai aperta ostilità dei colleghi.

Il film, dunque, non presenta azione scenica se non quella creata nella nostra immaginazione dalle lunghe telefonate fra Asger e la donna di cui, al di là del telefono, percepiamo l’angoscia e la paura solo ascoltandone le parole spezzate, i sì, i no, l’affanno del respiro, i lamenti.

Anche se, per la ristrettezza dello spazio in cui si svolge, il film potrebbe ricordare Locke (e non pochi lo hanno notato), per altri aspetti se ne differenzia soprattutto perché in Locke lo spazio ridotto si allargava  nella nostra immaginazione, grazie all’irrompere (sia pure solo telefonico) di molti altri personaggi importanti nella ricca vita di relazione del protagonista. In questo film, invece, gli spazi esterni all’ ufficio del centralino telefonico si riducono progressivamente, anche nella nostra immaginazione, parallelamente all’inesorabile prevalere  dell’aspetto ossessivo del colloquio, cui non servono più neppure le immagini indeterminate della mappa dei dintorni di Copenaghen.

Film insolito di un regista molto promettente, capace, con pochi mezzi, ma grazie a una sceneggiatura solida, di creare emozione e suspence. Da vedere.

 

 

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Ultimi commenti

  1. ezio
    di ezio

    mi intriga,vedro' di recuperarlo,grazie del tuo commento....

    1. laulilla
      di laulilla

      Grazie a te, Ezio! È effettivamente un film intrigante e merita un ricupero.Un saluto.

    2. ezio
      di ezio

      Recuperato e visto,un eccelso trap-movie con una tensione incalzante e un Cedergren che impersona in maniera perfetta un antieroe che non sa seguire protocolli....promosso.

    3. laulilla
      di laulilla

      Grazie, Ezio; questo film è piaciuto anche a te, e ne sono lieta. Buona serata.

  2. champagne1
    di champagne1

    mi è sfuggito, ma vedo che ti ha affascinato...

    1. laulilla
      di laulilla

      Sì. Tieni presente che, essendo un'opera prima, ti auguri che il giovane autore continui sulla strada virtuosa che ha intrapreso e sei più disposto ad accettare anche qualche imperfezione. Ciao, Luigi

  3. claudio1959
    di claudio1959

    90 minuti adrenalinici film che si beve tutto di un fiato recuperato in dvd al tempo del Covid 19

    1. laulilla
      di laulilla

      Molto adatto a distrarci un po' dal coronavirus. Grazie del passaggio.

  4. Utente rimosso (arwen88)
    di Utente rimosso (arwen88)

    Un film molto interessante, imprevedibile

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