Harry, realizzato nel lavoro, ma con una situazione familiare precaria, incontra per caso Georges, un ragazzo down scappato da un istituto. L'uomo lo invita a casa sua e gli si affeziona. Tra i due, diversi sotto ogni punto di vista, nasce un legame molto profondo. Grazie a questo incontro la vita di Harry cambierà radicalmente.
Note
Commedia dolceamara, con risvolti drammatici e comici, "L'ottavo giorno" ha il pregio di trattare in chiave prevalentemente surreale una vicenda che poteva facilmente cadere in toni sdolcinati. Van Dormael ha una grande inventiva visiva, un senso dell'umorismo sottile e non cede quasi mai (se non nell'ultima parte) ai ricatti del soggetto.
Un film sui veri valori della vita che affronta il tema della diversità in maniera molto soft. Un film che insegna qualcosa ai ragazzi, e molto ai non più ragazzi.
Un film felice, sincero, una commedia drammatica che infonde tenerezza, una parabola sui veri sentimenti, sulla carità, e con una visione tutta nuova della Creazione. Bellissimo
Il primo giorno ha fatto il sole.E poi ha fatto la terra. Il secondo giorno ha fatto il mare che bagna i piedi,il vento che fa il solletico. Il terzo giorno ha fatto i dischi.(...)Quelli che sono nati in America parlano inglese.Io non so dire dove sono nato ,credo Mongolia. Il quarto giorno ha fatto la televisione. Il quinto giorno ha fatto l'erba.Quando la tagliano piange e bisogna… leggi tutto
Ipercolorato, accattivante, ma di carattere pietistico nei confronti del giovane protagonista disabile. Jaco van Dormael è un regista belga che già nel precedente "Toto le heros" aveva dimostrato di avere uno stile visivo molto interessante; qui si abbandona spesso a divagazioni surreali, ma non riesce ad aggirare lo scoglio di un sentimentalismo zuccheroso e alla lunga… leggi tutto
Stucchevole intingolo a base di ingredienti noti e stranoti. Tanta pena e compassione per il povero mongoloide che cerca affetto, un uomo dalla vita personale distrutta che ritrova se stesso, un protagonista come Auteuil che sa il fatto suo e non delude le aspettative, una colonna sonora discreta, un montaggio furbo e tante tante lacrime da riempire il cuore di sentimento. Francamente:… leggi tutto
Ipercolorato, accattivante, ma di carattere pietistico nei confronti del giovane protagonista disabile. Jaco van Dormael è un regista belga che già nel precedente "Toto le heros" aveva dimostrato di avere uno stile visivo molto interessante; qui si abbandona spesso a divagazioni surreali, ma non riesce ad aggirare lo scoglio di un sentimentalismo zuccheroso e alla lunga…
Comincio con una lista di film per me importanti , comincio con ciò che pesco nella memoria, in seguito , magari aggiungo. Naturalmente l'ordine non è per importanza.
A Bruxelles si incontrano le solitudini di Harry (Auteuil), un esperto di marketing, e di George (Duquenne), un ragazzo affetto dal morbo di Dawn. La diffidenza iniziale e l'incapacità di godere la vita dell'azzimato professionista verranno stemperate dalla trascinante vitalità di George. Van Dormael redige e dirige calligraficamente un film discontinuo, capace di coniugare attimi…
Penso che tutti gli amanti del cinema, come di qualsiasi altra forma d'arte, sono attratti e affascinati dall’idea di esaminare la condizione umana (nelle sue virtù, nelle sue capacità, nella sua intelligenza,…
Stucchevole intingolo a base di ingredienti noti e stranoti. Tanta pena e compassione per il povero mongoloide che cerca affetto, un uomo dalla vita personale distrutta che ritrova se stesso, un protagonista come Auteuil che sa il fatto suo e non delude le aspettative, una colonna sonora discreta, un montaggio furbo e tante tante lacrime da riempire il cuore di sentimento. Francamente:…
Il primo giorno ha fatto il sole.E poi ha fatto la terra. Il secondo giorno ha fatto il mare che bagna i piedi,il vento che fa il solletico. Il terzo giorno ha fatto i dischi.(...)Quelli che sono nati in America parlano inglese.Io non so dire dove sono nato ,credo Mongolia. Il quarto giorno ha fatto la televisione. Il quinto giorno ha fatto l'erba.Quando la tagliano piange e bisogna…
VOTO : 7.
Jaco Van Dormael è un regista molto sottovalutato, almeno da noi, non fosse altro perché pochissimi suoi film sono stati visti dalle nostre parti, e soprattutto nel giusto modo (ovvero dando una certa visibilità).
Questo prodotto riscosse un buon successo, ma andrebbe comunque preso, e valutato, nell’ottica generale propria di un regista che sa il fatto…
Riprendo volentieri la playlist omonima di Alraune74. Non ho visto tutti i film da lei suggeriti, purtroppo. Però aggiungo volentieri alcuni film al suo elenco con questa playlist. Non credo che siano tutti dei…
di film che mi piacciono molto ce n'è un'infinità, mi è molto difficile scegliere, ma è anche vero che di alcuni non ricordo bene il titolo e altri non mi vengono in mente anche se li ho nel…
Ultimamente la parola normale è una delle più abusate. Fateci caso: calciatori, stelle fioche del firmamento televisivo, politici… per loro tutto è normale. Ma cos’è effettivamente la normalità? Il suo…
Un film che può apparire caricato e pretenzioso, finché, mettendosi in sintonia con il protagonista Georges, non ci rende conto che la cinepresa sta giocando a vedere il mondo con i suoi occhi stralunati, ma acuti e lucidissimi. Una pellicola "diversamente abile" nello sguardo. Un piccolo prodigio.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (4) vedi tutti
Un film sui veri valori della vita che affronta il tema della diversità in maniera molto soft. Un film che insegna qualcosa ai ragazzi, e molto ai non più ragazzi.
commento di VitolinxUn film felice, sincero, una commedia drammatica che infonde tenerezza, una parabola sui veri sentimenti, sulla carità, e con una visione tutta nuova della Creazione. Bellissimo
commento di palozApoteosi del ricatto emotivo. Qualcuno ha detto che il lenocinio sentimentale attiene più alla storia del crimine che non a quella dell'arte.
commento di pagoda