Trama
Yuli è il soprannome di Carlos Acosta. Suo padre Pedro lo ha chiamato così perché lo considera il figlio di Ogun, un dio africano, un combattente. Tuttavia, fin dall'infanzia, Yuli ha sempre rifuggito qualsiasi forma di disciplina e istruzione. Le strade di un'Havana impoverita e abbandonata gli fanno da scuola. Il padre, apprezzando il suo talento per la danza, lo costringe però a frequentare la Scuola nazionale di Cuba. Grazie a lui, Yuli inizia a interessarsi alla danza e a muovere i primi passi che lo porteranno a diventare una leggenda del mondo del balletto internazionale.
Approfondimento
YULI: DALL'AVANA ALLA CONQUISTA DEL MONDO GRAZIE ALLA DANZA
Diretto da Iciair Bollain e sceneggiato da Paul Laverty, Yuli - Danza e libertà racconta la vera storia del ballerino Carlos Acosta, soprannominato Yuli dal padre Pedro. Sin dalla più tenera età, Yuli è scappato da ogni forma di disciplina ed educazione per crescere tra le strade di un quartiere in decadenza di L'Avana. Pedro però sa che suo figlio è dotato di un talento unico per la danza e lo obbliga a frequentare l'Accademia nazionale di Ballo di Cuba. Contro la sua volontà e nonostante la iniziale mancanza di disciplina, Yuli finisce con il farsi affascinare dal mondo della danza e, seppur ancora un bambino, getta le basi di quello che lo farà divenire una leggenda, uno dei migliori ballerini della sua generazione, e gli farà rompere dei tabù, divenendo il primo artista nero a esibirsi nei panni di Romeo per il Royal Ballet di Londra (dove rimarrà come primo ballerino per ben 17 anni).
Con la direzione della fotografia di Alex Catalán, le scenografie di Laia Colet, i costumi di Jessica Braun e Celia Ledon, e le musiche di Alberto Iglesias, Yuli - Danza e libertà si basa sull'autobiografia che lo stesso Acosta ha pubblicato nel 2007 (inizialmente chiamata No Way Home - A Cuban Dancer's Story, è stata poi edita con il solo titolo di Yuli), anno in cui il ballerino è apparso come partner di scena nel segmento con protagonista Natalie Portman del collettivo New York, I Love You. A raccontare l'adattamento è la stessa regista: "La prima e più ovvia cosa di Carlos che mi ha affascinato è il suo non aver mai manifestato da bambino il desiderio di ballare. La sua storia non è dunque la tipica storia di una vocazione che ha bisogno di essere seguita. Ma, al contrario, è la storia di qualcuno che è divenuto ballerino a dispetto di se stesso ma per intuizione del padre. Il rapporto d'amore e d'odio tra Carlos e il padre Pedro è il fulcro centrale della sceneggiatura di Paul Laverty ma è anche ciò che caratterizza tutta la vita del ballerino: basti pensare che al padre, nonostante le differenze di veduta, ha dedicato la sua stessa autobiografia".
"La vita di Carlos - ha proseguito la Bollain - ha luogo lungo gli ultimi 40 anni della storia di Cuba. La sua famiglia e lui stesso, come molti altri connazionali, hanno vissuto alcuni momenti chiave: l'emigrazione verso Miami (la famiglia della madre si trasferisce lì), il periodo di crisi economica dopo la caduta dell'Unione Sovietica e il conseguente venir meno dell'assistenza ricevuta, la crisi dei rifugiati cubani... Ma quella di Yuli - Danza e libertà rimane la storia dell'affascinante percorso del pronipote di uno schiavo di una piantagione che dalle strade della capitale cubana diviene il primo ballerino nero a indossare i panni di Romeo per il Royal Ballet, marcando un traguardo che nessun altro ha mai raggiunto prima e sfidando ogni convenzione o pregiudizio. Da regista, ho dovuto confrontarmi con un medium che non conosco, la danza. Yuli - Danza e libertà parte nel presente, da un teatro dell'Avana, dove Carlos (che interpreta se stesso) rivive la sua vita mentre sta provando con la sua compagnia. Da quel momento in poi, il film viaggia nel passato, presenta prima Yuli bambino e poi Yuli giovane ballerino provetto. Passato e presente, finzione e danza, si intrecciano e spesso occupano contemporaneamente la stessa scena, in un mix affascinante ma anche difficile da gestire".
Il cast
A dirigere Yuli - Danza e libertà è Iciair Bollain, regista, sceneggiatrice e attrice spagnola. Nata nel 1967 a Madrid da padre ingegnere aeronautico e madre professoressa di musica, ha esordito come attrice a soli 15 anni in El sur di Erice mentre il suo debutto come regista è avvenuto nel 1995, anno in cui ha… Vedi tutto
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Commenti (1) vedi tutti
Filmone, da consigliare. Chapeau!
commento di DemetrioGrandinetti