Trama
Laura, una donna spagnola che vive a Buenos Aires, ritorna nella sua cittadina natale appena fuori Madrid per prendere parte al matrimonio della sorella. Tuttavia, la riunione familiare finirà per portare a eventi inaspettati che cambieranno per sempre il corso dell'esistenza di tutti e faranno riemergere un passato fin troppo a lungo sepolto.
Approfondimento
TUTTI LO SANNO: IL PESO DEL PASSATO SUL PRESENTE
Diretto e sceneggiato da Asghar Farhardi, Tutti lo sanno racconta la storia di Laura che, in occasione del matrimonio della sorella, fa ritorno insieme ai figli nella sua città natale nel cuore di un vigneto spagnolo. Eventi inaspettati arrivano però a disturbare la sua permanenza e fanno riemergere un passato che per troppo tempo si è cercato di lasciare sepolto.
Con la direzione della fotografia di José Luis Alcaine, le scenografie di María Clara Notari, i costumi di Sonia Grande e le musiche di Alberto Iglesias, Tutti lo sanno viene così raccontato dal regista in occasione della partecipazione del film in concorso al Festival di Cannes 2018: "Quindici anni fa sono stato nel sud della Spagna. Durante quel viaggio, un una città, ho visto diverse foto di un bambino appese sui muri. Ho chiesto chi fosse e mi è stato detto che era un bambino scomparso che la sua famiglia stava ricercando. In quell'istante, ho avuto la prima idea su una trama da scrivere e l'ho tenuta a mente per anni. Ho poi buttato giù una piccola storia e solo quattro anni fa, subito dopo le riprese di Il passato, ho cominciato a considerarla come il mio nuovo progetto da portare avanti e sviluppare, dedicandomi finalmente alla sceneggiatura. Posso dunque affermare che è nato tutto allora, da quel viaggio. Due cose, per la verità, mi hanno allora colpito particolarmente: in primo luogo, l'atmosfera e la cultura della Spagna; in secondo luogo, la vicenda del bambino, che poi mi ha dato il là.
Tutti lo sanno non è ambientato a Madrid ma in un piccolo paese per una precisa scelta: in un paese in mezzo alla natura i rapporti umani sono molto diversi da quelli che si intrattengono in città. Siamo lontani dal caos e dalla confusione della metropoli, in un'atmosfera avvolta quasi dalla nostalgia. Qui, gli esseri umani sono molto più vicini: dato il numero ridotto di abitanti, tutti si conoscono e hanno legami di vario tipo. Nonostante la situazione complicata che vivono poi i miei personaggi, tutti rimangono piuttosto semplici e non avrebbero potuto essere tali se le loro vicende si fossero dipanate in città: sarebbe stato un film del tutto diverso".
Il cast
A dirigere Tutti lo sanno è Asghar Farhadi, regista, sceneggiatore e produttore iraniano. Nato nel 1972, Farhadi si è interessato presto al cinema e ha realizzato il suo primo lungometraggio all'età di 13 anni. Nel 1991 si è iscritto all'Università di Teheran per studiare Teatro, una scelta che influenzerà il… Vedi tutto
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (8) vedi tutti
un film che lascia la sgradevole impressione di un superficiale compiacimento esotico artificioso e banalmente cartolinesco.
leggi la recensione completa di laulillaPurtroppo lasciamo perdere che è meglio ! voto.0.
commento di chribio1Pretesto narrativo per dirigere due divi del momento (Bardem e Cruz per questa volta non "accoppiati") privo di logica, artificioso, sconnesso in più punti e prevedibile. Difendere il buon Farhadi da questo pasticcio è cosa ardua: probabilmente, uno scivolone ben pagato è l'unico motivo alla base delle scelte del regista iraniano.
commento di maurri 63stupido, ridicolo, vomitevole; in altre parole: fiction al duecento per cento
commento di kahlzerIl film affronta dignitosamente un groviglio contorto di emozioni legate al passato, ai rapporti famigliari, ai rapporti sociali, alla debolezze individuali.
commento di putrellaOccasione mancata per il regista Asghar Farhadi. Buona comunque la prova attoriale dei coniugi Bardem
leggi la recensione completa di Furetto60L’ esame provocatorio e agghiacciante della vita, molto ben riuscito nelle prove precedenti, qui sembra perdere vigore, quasi che l’etica collassata stia mandando a pezzi anche l’estetica.
leggi la recensione completa di yumeUna storia poco credibile e per nulla appassionante di rapimenti, segreti di famiglia che riemergono e tensioni socioeconomiche che esplodono, in una Spagna stereotipata da cartolina in cui il regista iraniano sembra vagare come uno spaesato turista. Una recitazione sguaiata e sopra le righe. Zeppo di cliché e troppo lungo e noioso .
leggi la recensione completa di port cros