Regia di Christian De Sica vedi scheda film
Toscana, fine del diciottesimo secolo. Un gaudente barone pensa solo a divertirsi, trascinando nelle sue scorribande anche la moglie. Fin quando conosce il garzone Leonardo, che si inserisce in un triangolo amoroso tra il barone e la baronessa, mettendo incinta quest’ultima.
Pur non andando completamente a segno, 3 è una pellicola che si distacca qualitativamente in maniera netta dalla media della produzione nostrana: una commedia brillante e in costume, tanto per cominciare, il che non è poco in termini di scenografie e costumi, oltre che di lavoro di scrittura per quanto concerne la ricostruzione storica. Siamo alla fine del Settecento e assistiamo alle bravate del ricco, potente e e gaudente barone Del Serchio, toscano e senza ritegno alcuno, sorta di antenato dei personaggi di Amici miei; le pretese per un lavoro interessante ci sono tutte e a dire il vero la confezione è adeguatamente elegante – vale la pena di ricordare i collaboratori tecnici principali: fotografia di Ennio Guarnieri, montaggio di Paolo Benassi, scene di Tonino Zera, costumi di Nicoletta Ercole, musiche di Manuel De Sica. Ciò che funziona meno è il materiale narrativo, privo del giusto mordente (tutto il film servirebbe a dimostrare che la vera rivoluzione è quella di Del Serchio?) e che talvolta fa un po’ troppo chiaramente l’occhiolino al grande pubblico (la scena delle craniate, per es.), dando in tal modo l’occasione a Christian De Sica di eccellere in ciò che meglio sa fare, vale a dire uscire dai confini del personaggio per calcare la mano sul suo lato più espressamente comico, più sguaiato. Cosa che qui, naturalmente, non può funzionare: ma il regista è pur sempre lui, nonché lo sceneggiatore insieme a Giovanni Veronesi. Anna Galiena, Paolo Conticini, Carlo Monni, Leo Gullotta e Bobby Rhodes gli altri interpreti principali, con particine anche per Cristiano Militello e Brando De Sica, figlio del regista. 4,5/10.
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