Regia di Raffaello Matarazzo vedi scheda film
Melodrammone inossidabile della premiata coppia Nazzari/Sanson.Mentre lui interpreta sempre l'uomo all'oscuro di tutto e che viene a sapere sempre troppo tardi quello che è successo(facendo sempre la figura del babbeo),lei attira la sfiga come un parafulmine,è bersagliata dagli strali del fato in maniera invereconda.Crudele e difficile da credere.Ma Matarazzo è uno specialista dell'iperbole vessatoria da parte del fato e con la massima indifferenza si autocita,facendo sentire nei dialoghi frasi come quella pronunciata da Stefano/Nazzari "Il destino è una catena"oppure quella pronunciata da Maria/Sanson mentre supplica una suora di non far crescere il figlio che si è accollata alla morte della sorella come "un figlio di nessuno".A differenza di altri film della premiata coppia pero'stavolta non si insiste sulle qualita'lacrimogene della storia.Non è amore,disperazione e morte,muore solo uno dei personaggi sgradevoli.E'solo amore differito,ostacolato dai soliti malintesi,dalla solita capacita'di autoflagellarsi della specialista in masochismo Sanson.Donna bella molto piu'adulta dei 27 anni che aveva in questa pellicola,con i capelli sempre legati che nulla concedono,con le sue forme generose ingabbiate in tristi abiti che castigano ogni manifestazione erotica.Non è una donna ma una martire consapevole,quasi che se le va a cercare.Qui a dir la verita'non esiste neanche un malvagio degno di appartenere a questa categoria di personaggi,si sceglie di crescere un figlio non proprio ,se ne pagano le conseguenze anche con un anno e mezzo di prigione pur di mantenere il penso segreto,si accetta di rompere il matrimonio per procura fatto con l'amato in Canada e a causa dei debiti dopo la prigione c'è la poverta'assoluta.Tutti ingredienti provati e cucinati a puntino nei film precedenti e in quelli posteriori a questo del trio delle meraviglie Matarazzo/Nazzari/Sanson in rigoroso ordine alfabetico.Stavolta l'accanirsi della sfiga è perlomeno fermato per concedere almeno un po'di tragua ai due amanti e alla famiglia neoformata(loro due e il figlio della sorella di Maria)perche'sovente una bella bugia p molto meglio di una pietosa verita'.Un solo accenno al matrimonio per procura celebrato dai due piccioncini:mentre lui è impettito davanti a un grigio impieegato comunale che gli legge le frasi di rito,lei è in chiesa vestita anche di virgineo abito nuziale che pende dalle labbra del sacerdote.E c'è la chiesa piena di gente per questo matrimonio vagamente surreale,senza consegna degli anelli,senza sposo addirittura....ma la chiesa risuona di festa,tutti si rallegrano....ma solo con la sposa.Boh!Misteri del cinema,lui si sposa in municipio lei in chiesa a svariate migliaia di kilometri di distanza.Nazzari che tra i due sarebbe il divo in realta'soccombe sempre irrimediabilmete alla sua partner....sicuramente una delle donne piu'sfigate di tutti i tempi.....
divo che soccombe alla partner
un icona della sfiga universale
ok
e chi l'ha notata?
non tra i suoi migliori,ma motivi per divertirsi guardandolo se ne trovano sempre
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