Regia di Federico Moccia vedi scheda film
Oggi mi sento n po'come la Binetti la deputata teo-bacchetton-dem infiltrata a forza dagli integralisti cattolici tra i parlamentari del centro-si(gh)nistra.E'come se avessi indossato il cilicio per castigare le mie carni(ma soprattutto occhi e orecchie).E il mio cilicio ha la forma del telecomando SKY.Ho deciso di vedere questo pezzo di semiologia del cinema applicata in perfetta autonomia,quindi la colpa è unicamente mia.Il problema è che Moccia non ha la minima idea di che cosa faccciano i 18enni,di come parlino,dei rapporti che possono avere in famiglia o anche di quelli con l'altro sesso.Assistiamo a una sfilata di camerette da sit com americana con i cappelli di baseball appesi alle pareti(ma quanti in Italia seguono questo sport) o i cappellini della gloriosa UCLA.Moccia agli spettatori dà in pasto gli stereotipi che vogliono vedere in un perverso incrocio tra Arnold,Beverly Hills 90210 e I ragazzi della 3a C.In più ci mette dentro anche un professore pedofilo che stupisce che non sia in galera per come insidia le alunne....sembra che sia tutt normale.Ogni tre parole parte un mitico,il film procede per sketches un po'come succede con i film con Pierino che a confronto è modello quasi irrangiungibile.E'un film inguardabile pieno di luoghi comuni e di enormi sciocchezze con attori che sembrano alla fiera del "bbona la prima" di totale insipienza.E ,credo di non sbagliare,di questi nessuno ha risalito la china del successo.Infine un cameo vergognoso di Paolo Bonolis versione rasta e con annesso spinello di dimensioni bibliche...
la cinepresa è usata come arma impropria
pessimo
carina e basta
disastro
cameo passibile di ricatto
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