Espandi menu
cerca
Nitrato d'argento

Regia di Marco Ferreri vedi scheda film

Recensioni

L'autore

tafo

tafo

Iscritto dal 26 febbraio 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 29
  • Post 1
  • Recensioni 446
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Nitrato d'argento

di tafo
8 stelle

Frammenti di cinema al cinema. (Auto)citazioni dell’arte per antonomasia del novecento. La vita che passa sullo schermo quanto ci mette ad influenzare il nostro immaginario. Prima di provare a  smuovere le coscienze, il cinema doveva smuovere fisicamente le persone a partecipare ad un rito collettivo nel quale si rideva, piangeva, ci si innamorava e ci si arrabbiava tutti insieme. L’arte dell’immagine trasforma tutte le persone in spettatori e il cinema in un industria  facendo diventare la sala di proiezione un luogo sentimentale e sociale. Ferreri rifiuta la retorica ipocrita del cinema di propaganda bellico che viene smontato con una battuta memorabile tra due spettatori sulla futura importanza di un discorso sentito al cinema ma non nel cinema. Il regista rifiuta anche l’idea tornatoriana del cinema come luogo romantico e felice da guardare con la nostalgia dell’adolescente cresciuto. Ferreri nel suo viaggio storico-geografico celebra la sua arte senza celebrazioni montando cento anni di pellicole proprie e altrui che si mostrano agli spettatori di tutto il mondo e di tutte  le sale. Quando al cinema non si va più o si va al cinema per fare altro , gli spazi perdono la funzione e la fruizione cambia diventando più accessibile senza sforzo fisico costringendo le sale a diventare altro per riempire le proprie poltrone. L’immagine definitiva del film è l’ultima profezia agghiacciante di un cinema finito come rito collettivo capace di riempirsi solo di un pubblico di plastica per i film di plastica.       

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati