Regia di Mitchell Leisen vedi scheda film
Gradevolissima commedia dei tempi d'oro di Hollywood, quando si giravano film che oggi, quandanche si spremano le meningi fino a sudare e a strizzare gli occhi, non si riescono più a fare. Il ritmo è velocissimo, la satira del mondo della finanza è sferzante, e non mancano i momenti dolci di qualche casta scena romantica. Jean Artur, appunto, è proprio dolce, oltre che brava. Ray Milland, magro in volto, è quasi irriconoscibile. Non manca qualche momento (come la scena alla mensa pubblica) di vere e proprie comiche, che confermano la presenza dello sceneggiatore Preston Sturges. Oggi c'è l'elettronica e la telematica, ma non è ancora vero che basta un pettegolezzo su qualche capoccia o una finta soffiata sull'andamento del mercato a far volare alle stelle o precipitare un titolo in borsa? Non è forse vero che in questo modo - cioè in base a chiacchiere e dicerie - c'è chi accumula una fortuna senza muovere un dito e chi da ricco finisce sul lastrico? Sì, è vero anche oggi.
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