Regia di Gabriele Lavia vedi scheda film
Storia perversa e malata, liberamente tratta da un racconto del maestro Giovanni Verga. La scrive e la dirige Gabriele Lavia, celebre volto del thriller all'italiana degli anni settanta e non nuovo dietro alla macchina da presa in erotici affidati all'interpretazione della Guerritore. Si ricordano Scandalosa Gilda e Sensi. La regia rispecchia il passato di genere di Lavia. Ampio uso di dolly, carrellate laterali e grande cura della fotografia. Convincono assai meno lo scrip e il ritmo. Recitato in siciliano italianizzato, vanta un importante cast artistico che pero' non rende bene. Placido e' una macchietta, Bova non graffia, mentre Giannini e' limitato a un cammeo. Ottima la Guerritore, piu' che La Lupa e' un'allupata versione cougar. Forse troppo edulcorato, La Lupa evita di abbracciare il genere erotico, restando un ibrido pruriginoso. Ottimi costumi e ambientazione agreste. Sufficiente.
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