Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Pupi Avati in sordina
Pupi Avati, regista sensibile e osservatore attento dei costumi degli italiani,fa quello che in gergo viene chiamato "metacinema"cioè fa cinema, sul cinema.Festival è la storia di un attore ormai dimenticato, anche a causa di brutte vicende giudiziarie,che attraverso la straordinaria partecipazione al film di un regista esordiente, cerca di uscire dall'oblio a cui il mondo dello spettacolo, sembra averlo condannato.Interessante il dietro le quinte del "Festival",un contesto squallido,dove si aggirano personaggi mesti,avvezzi a compiere intrighi,tradimenti e "meschinità" varie.Massimo Boldi, inaspettatamente, da il volto al protagonista interpretando per l'unica volta nella sua carriera un ruolo per cosi dire serio.In verità l'esperimento cinematografico non sembra del tutto riuscito,l'attore milanese si muove goffamente e sembra decisamente spaesato e fuori ruolo, d'altronde anche Avati,pur animato dalle migliori intenzioni, non sembra mettere bene a fuoco la storia, che procede in modo discontinuo, mostrando palesi lacune nella sceneggiatura.
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