Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Storiella metacinematografica che procede senza grande fantasia verso un finale per lo meno non scontatissimo. Interessante la scena della conferenza stampa, dove al personaggio di Boldi, attore a sua volta, viene chiesto se ci sono riferimento autobiografici nel film che interpreta. Ma la doppia chiave di lettura ricorre spesso in questo film, in cui probabilmente non ci sono lampi di genio, ma che sa dove sta mirando e centra quasi in pieno l'obiettivo: criticare il sistema mediatico odierno innanzitutto, e poi c'è una vena satirica contro certo divismo. Boldi serio non è il massimo, ma se la cava.
Un attore comico in piena decadenza da una decina d'anni si riscatta vincendo la Coppa Volpi al festival di Venezia per un'insospettabile interpretazione drammatica. Ma le sue piccole manie e bassezze gli rimangono fedeli.
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