Regia di Danny Boyle vedi scheda film
https://www.youtube.com/watch?v=6iKFn8dlxX8
Trainspotting: la realtà filtrata attraverso la percezione di un giovane scozzese: Mark Renton; un ragazzo che, avendo avuto un’esperienza diretta con due dei suoi più tipici esponenti (i genitori) ha deciso di rifuggire da quel mondo di commedianti. D’altra parte (come lui stesso afferma all’inizio, nonché, più causticamente, alla fine) scegliere la vita non paga: uno si riempie l’esistenza di patetiche amenità per poi “tirare avanti, lontano dai guai, in attesa del giorno, in cui morirà” (citazione riadattata solo un pelino)… Ma allora perché non scegliere di non scegliere? Perché non vivere in un limbo di spensieratezza e delirio (ma anche marciume)?
Senonchè, in uno dei suoi momenti di lucidità, finalmente Mark realizza che le cose non possono andare avanti così a lungo (nonostante l’approccio grottesco e umoristico, infatti, nel film non mancano i momenti drammatici), che deve dare un taglio a certe amicizie ingombranti (rese accettabili, come ammette lui stesso, solo dalla droga, senza la quale nei suoi amici riconoscerebbe se stesso).
E allora prende il respiro e si decide a fare il grande passo.
Benvenuto Mr.Renton.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta