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Revolver

Regia di Sergio Sollima vedi scheda film

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La recensione su Revolver

di Donapinto
7 stelle

Ex-poliziotto ora vice-direttore di un carcere milanese, Vito Cipriani (Oliver Reed) si vede costretto sotto ricatto (gli hanno sequestrato la giovane moglie) a far evadere Milo Ruiz (Fabio Testi) un detenuto di poco conto. Quest'ultimo e' in realtà uno scomodissimo testimone. Il bravo Sollima si tiene alla larga dai poliziotteschi che presto invaderanno, ahime', la nostra cinematografia, per un noir-polar (vista anche l'ambientazione parigina) che si trasformerà in un thriller con ambizioni sociopolitiche. Soggetto che mi ricorda il successivo CADAVERI ECCELLENTI, ma in particolar modo il precedente L'ISTRUTTORIA E' CHIUSA:DIMENTICHI. Certo, Sollima non e' Rosi, e forse neppure Damiani, ma questo suo REVOLVER (titolo che può apparire piatto e insulso, ma che nel finale si rivelerà adeguatissimo) riesce ad avere un ritmo costantemente serrato, valorizzato da un eccezionale e intenso Oliver Reed (attore inglese, ma perfetto nei panni di un siciliano, grazie anche a un'appropriatissimo doppiaggio) e da un cast di comprimari perfetti, Fabio Testi compreso, non un grande attore, ma una validissima spalla. Sceneggiatura che lascia poco spazio all'azione per concentrarsi maggiormente sugli aspetti introspettivi. Intrigo internazionale plausibile o meno, quando il potere stende i suoi tentacoli, anche un cittadino modello e impeccabile tutore dell'ordine può trasformarsi nel più miserabile degli assassini. Curiosa la presenza dei due figli dei fiori: Daniel Beretta fricchettone divenuto pop-star grazie a un malavitoso con amicizie altolocate, Paola Pitagora giovane Hippy idealista che detesta l'ordine corrotto costituito.

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