Ricattato da una banda di malviventi che gli hanno rapito la moglie, Vito Cipriani, il direttore di un carcere, deve liberare un detenuto. Ben presto però si accorge di essere solo una pedina di un gioco molto più grande (e più sporco) che coinvolge alcuni politici. Solidarizza così con il detenuto con l'aiuto del quale cerca di sbrogliare la matassa. Poliziesco con vaghe velleità di denuncia sociale, ma la regia di Sollima è sempre di buon mestiere.
Poliziesco italiano di buon mestiere diretto da un Sollima sempre all'altezza e intepretato da due protagonisti in ottima vena.Se Oliver Reed,pur appesantito ha nello sguardo il pezzo forte del suo repertorio(valorizzato da molti intensi primi piani),impossibile non citare Fabio Testi,pur non all'altezza dell'altro ,bello come il sole e che un po'fa il verso al bel tenebroso per eccellenza Alain… leggi tutto
Un poliziesco all'italiana che s'apre come uno spaghetti-western, e che si porta avanti e si conclude come un noir disperato. Bravo come al solito, Sollima riesce a dare ritmo ad una struttura narrativa già buona in sè, ma che in altre mani sarebbe solo diventata un'agonia narrativa. Fabio Testi nel ruolo del criminale che alcuni politici vogliono uccidere è molto credibile, e porta sul… leggi tutto
Il vero, grande successo (di pubblico, più che altro) per Sollima è stato il televisivo Sandokan, del 1976; tre anni prima il regista era ancora un pur valido mestierante dedito a lavori qualitativamente altalenanti. Questo Revolver, per esempio, è un poliziesco all'italiana di stampo 'classico', cioè già perfettamente inserito nel filone che in quel periodo imperversava sul grande schermo… leggi tutto
Ex-poliziotto ora vice-direttore di un carcere milanese, Vito Cipriani (Oliver Reed) si vede costretto sotto ricatto (gli hanno sequestrato la giovane moglie) a far evadere Milo Ruiz (Fabio Testi) un detenuto di poco conto. Quest'ultimo e' in realtà uno scomodissimo testimone. Il bravo Sollima si tiene alla larga dai poliziotteschi che presto invaderanno, ahime', la nostra cinematografia,…
Direttore di carcere è costretto a far evadere un carcerato, altrimenti la moglie rischia grosso. Ottempera alla richiesta, ma poi non si dà per vinto. Reed fumantino e con la bava alla bocca e un poliziottesco bello ruspante e sanguigno.
Il vero, grande successo (di pubblico, più che altro) per Sollima è stato il televisivo Sandokan, del 1976; tre anni prima il regista era ancora un pur valido mestierante dedito a lavori qualitativamente altalenanti. Questo Revolver, per esempio, è un poliziesco all'italiana di stampo 'classico', cioè già perfettamente inserito nel filone che in quel periodo imperversava sul grande schermo…
un buon film questo di sollima che viene ingiustamente etichettato come poliziesco. infatti è l'inizio che inganna,richiamando anche il tema caro del poliziottesco del "cittadino si ribella" ma piano piano le tematiche tipiche si perdono e il genere diventa un noir. si vorrebbe buttare tutto sulla politiche spiegando la storia con un "omicidio politico" ma qui la sceneggiatura è…
Poliziesco italiano di buon mestiere diretto da un Sollima sempre all'altezza e intepretato da due protagonisti in ottima vena.Se Oliver Reed,pur appesantito ha nello sguardo il pezzo forte del suo repertorio(valorizzato da molti intensi primi piani),impossibile non citare Fabio Testi,pur non all'altezza dell'altro ,bello come il sole e che un po'fa il verso al bel tenebroso per eccellenza Alain…
Sollima è un ottimo raccontatore e forse un po' schiacciato dal successo di pubblico televisivo di Sandokan che gli ha precluso le porte del cinema che aveva iniziato a fare anche in campo western. Un cast ,all'epoca, anche importante che non ha fatto uscire dai suoi propositi il regista, che ha scritto la storia e co sceneggiato con Massimo De Rita e Dino Maiuri, che hanno le…
Ben recitato e ben diretto, sconta un discorso ideologico troppo a tesi e troppo ragionato. La prima metà del film circa è quella che funziona meglio, perché pensa solo alla narrazione di una vicenda, e lo fa in modo vigoroso e ricco di suspense. Poi spunta la ragazza comunista che aiuta i compagni a espatriare clandestinamente, e il progressivo svelarsi del retroscena del…
Un altro luogo che identifica un "sottogenere" ma che ha animato, e non certo solo come location, anche tanto cinema non necessariamente di "guardie e ladri": cinema sociale, soprattutto, ma anche qualche commedia e…
"Revolver" diretto nel 1973 da Sergio Sollima,
devo dire che a mio parere è strepitoso.
La storia racconta che Vito Cipriani,
ed Direttore di un carcere,gli sequestrano
la moglie per fare lo scambio con detenuto
Milo Ruiz.
Lui resta ai patti e lo libera,
ma si accorgerà di essere in un
gioco più grosso di lui.
Il regista Sergio Sollima realizza un Film
che si colloca al…
Notevole noir firmato da uno dei migliori registi di genere italiani spesso non esaltato come meriterebbe. “Revolver” ha come punto di forza un’interessantissima e crudele (per i temi e per le relazioni che si instaurano tra i personaggi) sceneggiatura (De Rita-Maiuri-Sollima) caoace di offrire continui ribaltamenti di situazioni e un finale cattivissimo e giustamente pessimista. Non…
Poliziottesco tra i più insoliti e spettacolari, non troppo convincente nella sua svolta conclusiva da thriller politico. Ma la struttura on the road funziona e Sollima (assistito in sede di sceneggiatura da Massimo De Rita e Dino Maiuri) racconta con bella tensione e senza cedimenti il contraddittorio rapporto tra i due protagonisti: un buono costretto a rinnegare i suoi principi e un…
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Commenti (2) vedi tutti
Non è così avvincente come dovrebbe essere e piuttosto confuso per giunta, ma almeno si lascia guradare e ha un cast di attori interessanti.
commento di wang yuPoliziesco che vorrebbe essere un film d'azione con risvolti politici. Ma la storia è troppo misera. Mediocri gli attori.
commento di CRISPINO