Regia di Emanuele Imbucci vedi scheda film
una buona operazione divulgativa, forse più adatta alla tv che al grande schermo
La docu-fiction ricorre alla figura di Giorgio Vasari (Ivano Marescotti), autore delle "Vite", per guidarci alla scoperta dei momenti salienti del'esistenza del Buonarroti, ma soprattutto della sua opera, con una carrellata di capolavori tra i più rappresentativi del suo genio.
Il film riesce a rispettare l'opera del grande artista, trasmettendoci attraverso lo schermo l'emozione suscitata dai suoi capolavori,e facendoci anche riscoprire dettagli che sfuggono all'attenzione dei più, come quello dei dannati e dei salvati del Giudizio Universale della Cappella Sistina, o rivelando particolari inediti e misconosciuti, come l'esistenza, nei sotterranei della chiesa di san Lorenzo a Firenze, di una piccola stanza i cui muri sono stati "scarabocchiati" dall'artista che vi si era nascosto per sfuggire all'arresto.
Michelangelo, interpretato da Enrico LoVerso, che purtroppo, a tratti, si lascia sfuggire un'inflessione siciliana incongrua in bocca al grande genio aretino, si rivolge al pubblico dall'interno di una cava di marmo, e, sempre circondato dal suo materiale prediletto, ci trasmette l'immagine di un uomo tormentato dalla'ambizione e dall'insoddisfazione, in una continua sfida per cercare di superare se stesso e gli altri.
Con una durata insufficiente ad esaurire tutto quanto vi sarebbe da dire su una produzione dal valore e dall'importanza talmente colossale, la docu-fiction è una buona operazione divulgativa, forse più adatta alla tv che al grande schermo, dove, con un colpo basso, è stata distribuita come "evento" al fine di esigere un prezzo del biglietto superiore al normale. Ma tanto tra non molto passerà su Sky. E, per chi non è abbonato, sulla Rai c'è Alberto Angela col suo speciale sulla Cappella Sistina.
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