Regia di Cristina Gallego, Ciro Guerra vedi scheda film
CANNES FESTIVAL 2018 - QUINZAINE DES RÉALISATEUR
Gran film quello di Cristina Gallego e Cino Guerra: faida sanguinosa nell'universo violento del mercato dello spaccio di marijuana raccontata e distribuita in cinque canti, dalla nascita di un commercio fiorente, al tramonto più rovinoso e violento. In un nord della Colombia forse mai corrotto da uno sguardo cinematografico, la mattanza senza fine che nasce con lo spunto di racimolare i beni di una dote per far propria una bella ragazza locale da parte di uno spavaldo giovane con ambizioni.
Tradizioni e superstizioni, il ruolo di una madre chioccia che decide chi vive e chi muore, entro una landa colombiana che non conosce mezze misure tra giungla incontaminata e deserti assetati che evocano morte di stenti e lunga agonia.
La conferma della grandezza di un regista (Guerra, quello magnifico de El abrazo de la serpiente), qui in coppia con la Gallego, che sa sorprendere con tagli scenici e sequenze davvero magistrali, ville-fortezza che nascono dal nulla di un deserto senza strade, accessibile ovunque o in nessun modo: quasi quadri in movimento dal fascino irresistibile. Potenza della regia, ancor più straordinaria e coinvolgente della struttura narrativa, a volte un po' dispersiva ed eccessivamente caotica di personaggi. Un gran film. Ne sentiremo parlare assai di Pajaros de verano!!!
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