Regia di Mike Leigh vedi scheda film
Il ritmo lento (anche troppo) della vita quotidiana e l'atavica iniquità sociale che attraversa i secoli.
Non mi accade quasi mai ma stavolta, per una frazione di secondo, ho avuto l'impulso di alzarmi e andarmene prima della fine del film. Però nonostante questo, ricostruzione storica ben fatta, attori credibili e aderenti ai loro personaggi. Ma la lentezza del racconto se da un lato vuole calarci nella realtà cosi' com'è e non nella vita romanzata, dall'altra non crea il pathos necessario che è un ingrediente importante per il cinema. Forse era proprio il messaggio del regista, ovvero che l'ingiustizia sociale è parte integrante della società, divisa tra chi subisce e chi opprime e i secondi lo fanno con una malvagità primordiale. Nella scena del massacro in piazza non ho potuto fare a meno di pensare al G8 di Genova dove l'ordine costituito tradisce se stesso trasformandosi in ciò che dovrebbe combattere.
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