Regia di John Francis Daley, Jonathan Goldstein vedi scheda film
Storia " sconclusionata e disordinata" tuttavia a tratti anche brillante e divertente
Protagonisti della storia sono una giovane coppia americana, Max, alias jason Bateman e Annie ,Rachel MacAdams, affiatati, nella vita sentimentale, sono un duo vincente anche e soprattutto nel gioco, di qualsiasi tipo, purché competitivo.Infatti una volta a settimana ospitano a casa loro,gli storici amici,per la tradizionale serata dedicata a questi giochi di società, scansando sistematicamente il vicino di casa,un poliziotto depresso lasciato dalla moglie,che ritengono di indole troppo seriosa. Una piacevole abitudine che per i due,è anche una buona occasione, per sviare l’attenzione dal loro privato contensioso,circa l’opportunità di avere dei figli. Ma Max subisce da sempre anche un altro tipo di competizione, quella con il fratello maggiore Brooks, nei confronti del quale soffre di un complesso d’inferiorità,di antica data, non avendo mai avuto la meglio su di lui. Quando appunto Brooks il suo prestigioso fratello, torna in città, dopo a suo dire, aver fatto “una fortuna” a Wall street, egli mette su per il gruppo di amici, una serata veramente speciale, con in palio la sua magnifica auto nuova. Tuttavia quella che propone non è il solito gioco da tavola, bensì una sfida particolare, uno degli ospiti verrà rapito e gli altri dovranno ritrovarlo per vincere. Così, quando alcuni malintenzionati fanno irruzione in casa, portandosi via Brooks, il gioco sembra cominciare e tutti si affannano per rintracciarlo, ma i loro goffi tentativi , fanno emergere una realtà ben diversa da quello che immaginavano, né il gioco, né Brooks sono quel che sembrano, e la serata prende una piega imprevedibile, a dir poco movimentata. Gli amici si ritrovano sempre più invischiati in situazioni strambe e pericolose, senza regole, senza punti di riferimento e senza alcuna idea di chi siano tutti i giocatori, la partita potrebbe essere la più divertente in assoluto o la più tragica. Chi ha visto e ricorda “the game “ di David Fincher del 1997, non può evitare i relativi accostamenti. La storia non ha alcun senso logico, è solo un implausibile intreccio, una movimentata cavalcata attraverso , disavventure, imprevisti e sorprese di ogni tipo, ricca di assurde svolte narrative, senza alcuna verosimiglianza e senza badare ad inevitabili esagerazioni, è puro intrattenimento senza pretese, ma con una sceneggiatura brillante e un umorismo a tratti vivace, sostenuto da una messa in scena accurata, e una buona gestione della camera. Il film è nel complesso abbastanza godibile, anche se con alcune soluzioni narrative forzate ed alcuni passaggi un po' troppo zuccherini
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