Regia di Carlo Mazzacurati vedi scheda film
Quello che rimane impresso di questo bel film di Mazzacurati è lo sguardo intenso e profondo della protagonista,ragazza ceca che sceglie la clandestinita'in Italia piuttosto che ritornare alla poverta'del suo paese natale.E'un film di scarti umorali,di corse a perdifiato con una macchina da presa che segue affettuosamente le peripezie di questa ventunenne che pero'sembra molto piu'cresciuta per tutte le ignominie che subisce e che trova l'unico modo di sostentamento possibile:vendere il proprio corpo.La Rimini che si vede non ha nulla di turistico,è un viavai di prostitute e magnaccia su viali superaffollati alla sera,tutti ad affollare stanze umide e sudaticce per consumare una pulsione effimera.E quando incontra Antonio si accende una fiammella di speranza:la loro unione prima esclusivamente per la professione di lei assume altri connotati perche'anche Antonio è solo,randagio come lei ,il buon samaritano che la soccorre quando viene accoltellata da quello che vorrebbe diventare il suo sfruttatore e in cerca di qualcosa di stabile,duraturo,qualcuno con cui confidarsi oltre che andare a letto.Ma Vesna non è fatta per queste cose,Vesna corre,va veloce....
particina
apparizione breve
il primo italiano che Vesna incontre nelle sue peripezie,classico italianuccio in cerca di qualche occasione
stupisce la sua introspezione nella parte
uno sguardo intenso ,profondo,da non perdere
regia attenta alle sfumature
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta