Regia di Rodrigo Sorogoyen vedi scheda film
Un adrenalinico e catartico tuffo nel mondo della corruzione politica.
Dopo aver dimostrato di aver saputo gestire e dirigere una pellicola di intimi rapporti interpersonali (Stockolm) e una noir/poliziesca, Sorogoyen rilancia con questo thriller adrenalinico sulla classe politica spagnola (ma il riferimento è al potere in generale).
Musiche elettroniche, montaggio serratissimo, macchina da presa incollata al protagonista (un sempre straordinario De La Torre), sequenze da cardiopalma nel tentativo ben riuscito di descrivere un uomo (e una classe dirigenziale) attaccata ai propri benefit e disposta a tutto pur di non perderli.
Un climax non fine a se stesso che trova il suo senso nel finale, quando finalmente l'uomo viene inchiodato.
Ma non come ci si aspetterebbe.
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