Regia di Walter Hill vedi scheda film
Regista dell' amicizia virile per eccellenza, Walter Hill debutta con questo piccolo grande film che riassume già molto bene alcuni dei temi costanti nel suo cinema: la vita come lotta per la sopravvivenza, da affrontare con coraggio e lealtà, da soli se necessario, meglio ancora se si può contare su un buon amico al momento giusto. Il contesto della grande depressione si presta perfettamente allo sviluppo di una trama in cui tali valori vengono inevitabilmente a galla e gli uomini devono dimostrare di che pasta sono fatti. Perfetta la scelta dei protagonisti (gara di bravura tra il laconico Bronson e l'istrionico sornione Coburn) ma anche quella dei comprimari. Si tratta di un cinema prettamente maschile (e infatti il ruolo della Ireland, al solito imposta nel cast dal marito protagonista, è pleonastico), e questo può essere considerato un limite o un pregio a seconda di come si voglia passare la serata. Inevitabile che diventi un cult.
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