Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
L'unica cosa che si può salvare senza troppe remore di questo film sono le scene pulp, le scene madri fondamentalmente, in cui sangue e violenza vengono dosati e mostrati (o celati) con la riconosciuta capacità dal regista. Per il resto sembra di assistere a una puntata di Saranno famosi virata all'horror/thriller, con innumerevoli scene di danza (sfibranti, a un certo punto) e musicali che sostanzialmente servono soltanto a giustificare la presenza di Keith Emerson (!) per la colonna sonora (proprio lo stesso di Emerson, Lake & Palmer). Gli interpreti non sono granchè dotati e Fulci come direttore degli attori non è mai spiccato; questo se si eccettuano i nomi di punta, che sono quelli di Claudio Cassinelli e di Ray Lovelock. Lo stesso meccanismo di fondo della storia (sceneggiatura firmata dal regista e da Vincenzo Mannino, Roberto Gianviti e Gianfranco Clerici) si inceppa molto in fretta, mostrando netti limiti soprattutto dal punto di vista della tensione, il che è piuttosto imperdonabile in un prodotto di questo stampo; le scene di violenza arrivano telefonate e la risoluzione del caso è tutt'altro che sorprendente. La fase finale della carriera di Fulci non ha lasciato molto di memorabile e questo Murderock si situa proprio in tale periodo, proponendo d'altronde tutta la sua vacuità nel disdicevole titolo. 2,5/10.
In una scuola di ballo viene uccisa, sotto la doccia, l'allieva più promettente e quindi anche più invidiata: i sospetti si fanno pressanti, finchè un'altra allieva viene trovata assassinata e nello stesso modo: con uno spillone conficcato nel cuore.
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