La satira religiosa c'è ed è giocata bene. Le tematiche (come la necessità di credere, di essere comunità ecc.) anche. La commedia è
divertente
e raffinata. Gli interpreti, su tutti Leo e Battiston, ci credono e sono perfettamente in sintonia con la buona sceneggiatura. Il film è strutturalmente diviso in due parti, una destruens, più comica e fracassona, l'altra costruens, in cui si tenta di portare una riflessione su tematiche spesso disattese dalla commedia nostrana. Unico neo, il finale tagliato un po' con l'accetta, forse 10 minuti in più avrebbero giovato alla dinamica fra Massimo e Teresa, una Giulia Michelini fisicamente uguale a 20 anni fa ('sta formaldeide fa miracoli!).
Un'operazione intelligente e molto al di sopra della commedia cui siamo normalmente abituati.
La pellicola ha comunque incassato in Italia 1.7 milioni di euro, segno che a qualcuno sono rimasti un po' di critica e buongusto.
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