Regia di Edward Zwick vedi scheda film
Diciamo che la saga della famiglia Ludlow è una delle produzioni più ruffiane e furbette degli ultimi anni. Pianificato a tavolino sin dalla scelta del cast, il film punta tutto sui facili sentimenti e sulla presenza, più fisica che scenica, di un sex symbol in ascesa come Brad Pitt che nello stesso anno partecipò anche ad "Intervista col vampiro". Non che l' interpretazione sia particolarmente oscena, carisma e physique du role ci sono ma per prove degne di questo nome bisognerà aspettare ancora qualche anno e l' arrivo di Fincher. Tornando alla vicenda, il tutto può essere riassunto come una serie di disgrazie che colpiscono ripetutamente e con accanimento una tipica e fiera famiglia americana formata da un padre colonello e tre figli maschi ; nell' ordine avremo : una donna che crea scompiglio, una guerra che uccide il fratello più piccolo, l' esilio del bello e dannato, la conseguente separazione dei due fratelli rimasti in vita, l' ictus del padre, la morte violenta della moglie di uno dei due rampolli ed il suicidio dell' altra. Messa così, sembra si stia parlando di Fantozzi ma, anche a vederlo su schermo, la sensazione rimane invariata ed il tutto perde credibilità. Zwick se la caverebbe anche con la messa in scena ma soggetto e sceneggiatura sono alla costante ricerca dell' effetto lacrima e tutto scade puntualmente in banalità ricoperte di melassa e tanta retorica. Alla fine, tutto quello che rimane è un pugno d' immagini patinate del bel protagonista con i capelli al vento. Troppo poco per essere preso in considerazione.
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