Trama
La storia della vita del grande scultore italiano Michelangelo Buonarroti, sempre in bilico tra la grazia divina, un dono inspiegabile e l'ambizione scaltra, l'avidità e la voglia di primeggiare che non si ferma davanti a niente, neanche ai propri sentimenti.
Approfondimento
IL PECCATO: UN INEDITO MICHELANGELO
Diretto da Andrei Konchalovsky e sceneggiato dallo stesso con Elena Kiseleva, Il peccato ripercorre alcuni dei momenti della vita di Michelangelo per rivelare l'umanità più profonda del genio del Rinascimento con l'idea della "visione", una scelta artistica che pur raccontando fedelmente il tempo consente di esporre liberamente i fatti. L'autore cerca di addentrarsi nel mondo dell'uomo del Rinascimento ricco di fantasie religiose, con tutti i suoi pregiudizi e tutte le sue credenze. Lo sguardo immaginifico del regista indaga un artista inarrivabile e un uomo in perenne ricerca, in lotta con i potenti del tempo, in conflitto con la sua famiglia e, soprattutto, con sé stesso.
Con la direzione della fotografia di Aleksandr Simonov, le scenografie di Maurizio Sabatini, i costumi di Dmitriy Andreev e le musiche arrangiate da Edward Artemyev, Il peccato è stato così presentato da Konchalovsky in occasione della partecipazione al Festival di Roma 2019: "Il peccato è dedicato al grande Michelangelo ed è inteso come una "visione", genere che fu popolare nel tardo Medioevo ed ebbe il suo culmine con la dantesca Divina Commedia. Questo genere offre ampie possibilità di interpretazione dei personaggi e dei fatti per far luce sulla coscienza del genio, uomo del Rinascimento con le sue superstizioni ed esaltazioni, il suo misticismo e la sua fede nei miracoli. Voglio quindi esprimere non solo l'essenza del carattere di Michelangelo, ma anche "sapori e odori" dell'epoca in cui è vissuto, sanguinosa e crudele, ma piena di ispirazione e di bellezza. La poetica del film nasce dall'intreccio tra la barbarie, che non intende ritirarsi dalla scena, e la straordinaria capacità dell'occhio umano di vedere la bellezza intramontabile del mondo e dell'uomo da trasmettere alle generazioni che verranno".
"Quando ho letto per la prima volta il verso di Michelangelo, la celebre Risposta allo Strozzi, ho trovato molto interessante l'invocazione al silenzio come antidoto al dolore e alla vergogna", ha raccontato Konchalovsky. "Non avrei mai pensato che Michelangelo potesse avere questa visione della vita e ho avuto voglia di conoscerlo meglio, di saperne di più. E ho iniziato a leggere molti libri su di lui, il suo epistolario ma anche le sue poesie da cui emerge il suo terribile temperamento. Ha avuto così un lungo viaggio, durato otto anni, che mi ha portato alla realizzazione del film e all'idea di mettere in scena un Michelangelo inedito, l'uomo pieno di difetti che si cela dietro il genio incomparabile e che in pochi conoscono. Ho voluto rappresentare la sua proverbiale terribilità, che allude sia all'impetuoso tormento del suo carattere - modesto e vanitoso, stravagante e misantropo, avaro e generoso, violento, permalosissimo e intransigente - sia all'altezza sublime e inarrivabile della sua arte".
Il cast
A dirigere Il peccato è Andrei Konchalovsky, regista, sceneggiatore e produttore russo. Nato a Mosca nel 1937, da ragazzo ha studiato musica ed è diventato un ottimo pianista, prima di andare a studiare alla Facoltà di regia del VGIK – la principale scuola cinematografica del paese – nel corso di Mikhail Romm.… Vedi tutto
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Commenti (7) vedi tutti
Non è il solito film biografico con tono "celebrativo", ma cerca di dare uno spaccato dell'epoca; belle le scene nella cava di marmo, secondo me le più riuscite del film. Non mi convincono alcune scene 'introspettive' (ad esempio, l'apparizione di Dante Alighieri) e trovo che a volte i personaggi urlino troppo, senza reale motivo.
commento di fiorelisaFilm a tratti geniale come sublime l'interpretazione di Testone (voce a parte). Ci si sofferma però troppo sul blocco di marmo e su altre scene eccipienti. Si poteva fare meglio per le riprese degli esterni. Incredibile il bue che ara il campo SEMPRE nello stesso punto in un campo già arato... 8
commento di BradySorprendentemente (per me ...) visto il Tema arduo da trattare,il Biopic in questione è fatto molto bene e per chi ne fosse interessato,vale la pena gustarselo !!! voto.9.
commento di chribio1Biopic su Michelangelo Buonarroti. Ottima la confezione estetica, meno il contenuto. Buona la performance artistica di Testone
leggi la recensione completa di Furetto60Il film sembra voler ricalcare la maestosità di pensiero insita nel genio di Michelangelo, farne emergere la febbrile umoralità in tutto il suo fragore. Ma non riesce appieno nell'intento, fermandosi alla soglia dell'animo dell'artista e risolvendo alcuni intrighi di palazzo con troppa semplificazione. Rimane la bellezza visiva di certe immagini.
commento di Peppe ComuneUn film di buon livello specie nella prima parte; nella seconda parte e soprattutto nel finale un po’ dispersivo.
commento di Falco00Un Michelangelo per nulla agiografico e patinato, un uomo tormentato che oscilla tra genio e follia.
leggi la recensione completa di Baliverna