Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Straordinario. Dall'incipit abilmente anticato all'imprevedibile guizzo di metacinema del finale. Complesso nel linguaggio, venato da lunghi passaggi di lirica (con lo zampino di Andrea Zanzotto), con un piede nella storia e l'altro nel teatro di posa, un personalissimo affresco di varia umanità scandita dall'alternarsi di personaggi eccessivi e bizzarri. Tanto affascinante quanto pesante. Il grottesco è genere che alla lunga, pur stuzzicando costantemente l'intelletto, annichilisce il sentimento. La mano del maestro si nota e si fa notare ovunque. Cinema pensato in grande, eppur puro artigianato sopraffino. L'affondamento della Gloria N. non è secondo per angoscia a quello del Titanic di Cameron, meno spettacolare sì, ma altrettanto drammatico.
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