Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Secondo Giovanni Grazzini E la nave va è "il film più importante di Fellini dopo La dolce vita, Otto e mezzo e Amarcord". Pur avendolo sostanzialmente apprezzato, io mi manterrei più cauto. E' un Fellini crepuscolare che compone una sorta di elegia sulla fine di un'epoca, un pò come il Visconti di Morte a Venezia (che preferisco): indubbiamente conserva la sua brillantezza di scrittura in molti passaggi, soprattutto nel bellissimo prologo che inizia come un film muto e poi gradualmente assume il suono e il colore, o anche nella scena della gara di acuti in sala macchine. La galleria di personaggi aristocratici, con il loro campionario di bizzarrie, mi sembra però un pò dispersiva, e non ci si riesce ad appassionare davvero alle loro vicende, anche per qualche eccesso di macchiettismo. Come omaggio al mondo della lirica conserva un suo fascino malinconico, ed è da apprezzare anche grazie alla sontuosità della confezione, con contributi tecnici di prim'ordine. Tra i migliori film della fase conclusiva della carriera di Fellini, un regista che, però, indubbiamente diede il meglio di sè fra gli anni cinquanta e sessanta; nel cast difficile segnalare qualche contributo individuale, poichè stavolta Fellini ha scritturato tutta una serie di "non attori", molti di provenienza anglofona, fra cui si ricorda volentieri almeno la partecipazione della grande coreografa tedesca Pina Bausch. voto 8/10
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