Italia, 1914. La "Gloria N" salpa con a bordo un gruppo eterogeneo di ammiratori del soprano Edmea Tetua per andare a spargerne le ceneri nell'Egeo. Durante la navigazione si definiscono i personaggi. Poi la nave raccoglie dei profughi-naufraghi serbi in fuga dopo l'attentato di Sarajevo. E a causa dell'azione di uno di questi, la "Gloria N" viene cannoneggiata e affondata. Ma qualcuno si salva.
Note
Un'umanità paradossale e un mondo che finiscono osservati attraverso la lente del grottesco, con la finzione del racconto apertamente svelata nel finale. Splendida la fotografia, con l'inizio virato seppia. Sceneggiatura di Fellini e Tonino Guerra.
Una gemma scintillante di un film che secondo me merita più attenzione nel canone di Fellini. Il motivo della fine di un'epoca e i film che si avvicinano alla fine della sua carriera creano un'espressione particolarmente toccante.
E la nave va si direbbe il film più meliesiano di Fellini, una navigazione fantastica fra Storia e fantasia al suono di famosi pezzi d’opera, brani da grandi musicisti di ‘800 e ‘900, canti e balli etnici del gruppo di Serbi raccolti in mare perché in fuga dalla guerra con l’Austria.
Cinema d'invenzione, come non si fa quasi più. Capolavoro mancato, che trasmuta il difetto nel pregio del rimpianto. Indimenticabile il grande leviatano, col suo minaccioso pennacchio, e le bocche da fuoco di mostro irritato
Noioso ed insopportabile come il 90 % degli altri assurdi film del grande Maestro (come sia riuscito a creare l'ineguagliabile "La dolce vita" rimarrà per me un grande mistero). Voto 4.
Capolavoro putroppo dimenticato e sicuramente da riscoprire. Tra i migliori di Fellini e della nostra storia cinematografica. Un film da studiare per capire le evoluzioni della tecnica cinematogafica dell'epoca. Meriterebbe miglior gloria.
L'ultimo capolavoro del grande Maestro riminese, uno dei più grandi ed affettuosi omaggi cinematografici alla lirica insieme a "Fitzcarraldo" di Herzog. Magistrale, elegiaco, fantastico e malinconico. voto: 9
“Faccio un film alla stessa maniera in cui vivo un sogno, che è affascinante finché rimane misterioso e allusivo e rischia di diventare insipido quando viene spiegato. Come adesso”.
Nel 1983 Fellini girava E la nave va, un gioco, una predizione, uno sguardo al passato e uno al futuro, dal muto alla voce, dal bianco e nero al colore.
Zanzotto a scrivere i testi delle… leggi tutto
Fellini crepuscolare. Già dalla prima scena, muta e in bianco e nero, si intuisce che sarà un film sul passato, sulla memoria, sulla fine di un'epoca. Ma è essenzialmente, allo stesso tempo, un lavoro allegro, corale, festoso in un certo senso, per quanto può diventare festosa (o amena) una commemorazione a cui prendono parte personaggi egocentrici ed altezzosi come quelli di E la nave va.… leggi tutto
Il Mereghetti la definisce “funerea e disperata”, ma io ho trovato questa tarda fatica di Fellini svagata e gradevole, e pure leggera e coinvolgente. E ciò, senza che accada praticamente niente fino quasi alla fine, il che dà un'idea dell'abilità del regista. Certo, i viaggiatori non vanno incontro ad un destino di salvezza, ma cionondimeno il clima del film mi…
È un film del 1983.
Fellini, sessantatreenne, va verso la rassegnata certezza che il mondo è fatto di comparse che, celebrando una presunta grandezza e fingendo di ignorare la divaricazione fra sogni e realtà, vanno verso il disfacimento.
L’azione è ambientata interamente sul piroscafo N. Gloria che salpa per raggiungere…
La consueta firma felliniana fatta di poesia ed immagini semi-oniriche, personaggi ai limiti del folklore e storie che sembrano prese da un romanzo d'appendice: tutto questo è presente in "E la nave va", un film bello ma sostanzialmente irrisolto, legato forse ad un eccessiva attenzione ai singoli personaggi, quasi caricaturali, piuttosto che all'insieme della storia. Pur tra suggestioni…
“Faccio un film alla stessa maniera in cui vivo un sogno, che è affascinante finché rimane misterioso e allusivo e rischia di diventare insipido quando viene spiegato. Come adesso”.
Nel 1983 Fellini girava E la nave va, un gioco, una predizione, uno sguardo al passato e uno al futuro, dal muto alla voce, dal bianco e nero al colore.
Zanzotto a scrivere i testi delle…
Film Grottesco si',con un inizio ed un finale in b/n mentre tutto il resto e' a colori,tutto ben Recitato e ben Diretto (anche bei Costumi dell'epoca dei primi anni del '900) pero' onestamente sono troppi i quasi 130' e la Storia non mi ha del tutto convinto anche se il tutto e' ardimentoso come idea.voto.5.5.
Nel luglio 1914 la crema della società intellettuale e politica salpa su una nave da crociera per spargere le ceneri del soprano Edmea Tetua al largo di un’isola dell’Egeo. La vecchia Europa della belle époque, futilmente intenta alle rivalità artistiche e agli intrighi di palazzo, si avvia con incoscienza al proprio funerale sopra un novello Titanic, mentre…
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Commenti (8) vedi tutti
Una nave senza futuro viaggia verso un luogo insignificante per celebrare un inutile rito funebre. A bordo, però, regna l'allegria...
leggi la recensione completa di BalivernaUna gemma scintillante di un film che secondo me merita più attenzione nel canone di Fellini. Il motivo della fine di un'epoca e i film che si avvicinano alla fine della sua carriera creano un'espressione particolarmente toccante.
commento di Utente rimosso (VictorAoki)E la nave va si direbbe il film più meliesiano di Fellini, una navigazione fantastica fra Storia e fantasia al suono di famosi pezzi d’opera, brani da grandi musicisti di ‘800 e ‘900, canti e balli etnici del gruppo di Serbi raccolti in mare perché in fuga dalla guerra con l’Austria.
leggi la recensione completa di yumeCinema d'invenzione, come non si fa quasi più. Capolavoro mancato, che trasmuta il difetto nel pregio del rimpianto. Indimenticabile il grande leviatano, col suo minaccioso pennacchio, e le bocche da fuoco di mostro irritato
commento di kahlzerNoioso ed insopportabile come il 90 % degli altri assurdi film del grande Maestro (come sia riuscito a creare l'ineguagliabile "La dolce vita" rimarrà per me un grande mistero). Voto 4.
commento di ezzo24Va!! Va!! Non ci penso nemmeno a vederlo. Dopo gli altri film-purga del medesimo regista, i grotteschi ve li lascio. S.V.
commento di BradyCapolavoro putroppo dimenticato e sicuramente da riscoprire. Tra i migliori di Fellini e della nostra storia cinematografica. Un film da studiare per capire le evoluzioni della tecnica cinematogafica dell'epoca. Meriterebbe miglior gloria.
commento di BagibagiL'ultimo capolavoro del grande Maestro riminese, uno dei più grandi ed affettuosi omaggi cinematografici alla lirica insieme a "Fitzcarraldo" di Herzog. Magistrale, elegiaco, fantastico e malinconico. voto: 9
commento di kurosawa