Tre personaggi, trapassati per morte violenta, vengono spediti all’Inferno. Rinchiusi in una lussuosa quanto bizzarra stanza d’albergo, sono condannati a vivere insieme per l’eternità. Ognuno rievoca il proprio recente passato e le ragioni per cui è stato destinato alla dannazione.
Note
Libero adattamento della celebre pièce di Jean-Paul Sartre. La rievocazione degli ultimi momenti di vita e la visione fantastica degli eventi immediatamente successivi mettono in scena personaggi assenti nell’opera orginale.
Ammirevole adattamento cinematografico della pièce "Huis clos" ("a Porte chiuse") di Jean-Paul Sartre (1944). Una grande e tutt'altro che noiosa lezione di filosofia. Sontuosa scenografia, splendido bianco e nero e dialoghi spiazzanti.
In apertura appare una didascalia che mi permetto di tradurre: “Il film HUIS CLOS che state per vedere rappresenta l’inferno quale lo concepì Jean-Paul Sartre. Non vi sono fiamme, né strumenti di tortura. Non vi sono sevizie fisiche e gli aguzzini… sono coloro di cui ci viene inflitta la presenza. L’INFERNO SONO GLI ALTRI”.
Nel salotto senza… leggi tutto
In apertura appare una didascalia che mi permetto di tradurre: “Il film HUIS CLOS che state per vedere rappresenta l’inferno quale lo concepì Jean-Paul Sartre. Non vi sono fiamme, né strumenti di tortura. Non vi sono sevizie fisiche e gli aguzzini… sono coloro di cui ci viene inflitta la presenza. L’INFERNO SONO GLI ALTRI”.
Nel salotto senza…
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Ammirevole adattamento cinematografico della pièce "Huis clos" ("a Porte chiuse") di Jean-Paul Sartre (1944). Una grande e tutt'altro che noiosa lezione di filosofia. Sontuosa scenografia, splendido bianco e nero e dialoghi spiazzanti.
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