Regia di Edward Dmytryk vedi scheda film
Nell'immediato secondo dopoguerra, l'aviatore canadese Gerard ha un'unica ragione di vita: trovare l'uomo che ha dato l'ordine di fucilare sua moglie, partigiana francese. Seguendo le tracce della presunta vedova del collaborazionista, Gerard sbarca in una Buenos Aires decadente e corrotta, brulicante di ex fascisti, ubriaca di cocktail e trame spionistiche. Noir inusuale, per le non secondarie implicazioni belliche, ma ben radicato nel genere, "Cornered" è un film aspro e dinamico, che non lascia nulla al caso. Dmytryk lo costruisce sulle spalle di un Powell al massimo del fulgore interpretativo, bravissimo a prendere le misure al suo personaggio e ad aprire crepe nel modello dell'eroe (Gerard commette errori su errori, mette in pericolo la vita altrui, uccide). Un viaggio al termine della notte senza giubbotto di salvataggio. Feroce, lucido, intenso, anticipa di dodici lune le atmosfere di"Notorius".
Entra in scena nel finale e mette la firma sulla sequenza che più rivela la filosofia politica del film. Geniale.
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