Un aviatore canadese, Gérard, ha sposato una ragazza francese. Mentre Gérard si trova lontano, la moglie, che è la figlia di un patriota, viene fucilata da aderenti al Governo di Vichy. Gérard, pazzo di dolore, si mette alla caccia dell'assassino che scopre esere protetto dai nazisti in Argentina.
Note
Curioso film di denuncia del nazismo attraverso la ricostruzione, con gli stilemi del noir, di una vendetta privata.
Discreto e poco visto noir del 1945 (è su rai play), con Powell che prende i soliti colpi sulla testa come se fosse ancora Marlowe in l'ombra del passato del 1944.
Dmytryc non si scorda - giustamente - di parlare male del nazismo!
Questo Film in versione del '91 colorizzata,non mi ha molto convinto neanche nelle Interpretazioni (vista l'Epoca di Produzione la cosa personalmente suona un pò strana ...) e la Storia pur Drammatica non prende fino in fondo.voto.4.
Dopo la fine della guerra un ufficiale canadese torna in Francia per dare la caccia al collaborazionista che gli ha fatto fucilare la moglie partigiana e poi è scomparso nel nulla fingendosi morto. L’inizio è promettente, con un protagonista guidato dall’ossessione di fare vendetta; poi ci si sposta a Buenos Aires, e lì la storia diventa un guazzabuglio… leggi tutto
Missione di morte Stati Uniti d'America 1945 la trama: Distrutto per la perdita dell’amata moglie, sposata da appena un mese fucilata dai collaborazionisti un pilota canadese Laurence Gerard vola in Argentina a Buenos Aires e si ritrova invischiato in un gioco estremamente pericoloso di spie e contro spie, nelle trame di una organizzazione para-nazista in un bollente intrigo… leggi tutto
Missione di morte Stati Uniti d'America 1945 la trama: Distrutto per la perdita dell’amata moglie, sposata da appena un mese fucilata dai collaborazionisti un pilota canadese Laurence Gerard vola in Argentina a Buenos Aires e si ritrova invischiato in un gioco estremamente pericoloso di spie e contro spie, nelle trame di una organizzazione para-nazista in un bollente intrigo…
Ecco un prodotto medio del prolifico Edward Dmytryk, regista che secondo me oscilla tra il medio, appunto, e il buono.
Il protagonista è interpretato da Dick Powell, una specie di mini-Bogart, più per la somiglianza fisica, credo, che per la recitazione. Il suo personaggio – un uomo che ha perso la moglie partigiana perché fucilata dai collaborazionisti francesi…
Dopo la fine della guerra un ufficiale canadese torna in Francia per dare la caccia al collaborazionista che gli ha fatto fucilare la moglie partigiana e poi è scomparso nel nulla fingendosi morto. L’inizio è promettente, con un protagonista guidato dall’ossessione di fare vendetta; poi ci si sposta a Buenos Aires, e lì la storia diventa un guazzabuglio…
Questo regista, di origini ucraine ma nato negli USA nel 1908, rappresenta forse uno dei maggiori misteri del cinema americano. Si impose all'attenzione di critica e pubblico con due opere straordinarie :ODIO…
Nell'immediato secondo dopoguerra, l'aviatore canadese Gerard ha un'unica ragione di vita: trovare l'uomo che ha dato l'ordine di fucilare sua moglie, partigiana francese. Seguendo le tracce della presunta vedova del collaborazionista, Gerard sbarca in una Buenos Aires decadente e corrotta, brulicante di ex fascisti, ubriaca di cocktail e trame spionistiche. Noir inusuale, per le non secondarie…
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Commenti (4) vedi tutti
Missione di morte buon hard boiled
leggi la recensione completa di claudio1959Il mini-Bogart Dick Powell che si lancia in un'intricata vicenda di nganni, doppi giochi e personaggi con falso nome,
leggi la recensione completa di BalivernaDiscreto e poco visto noir del 1945 (è su rai play), con Powell che prende i soliti colpi sulla testa come se fosse ancora Marlowe in l'ombra del passato del 1944. Dmytryc non si scorda - giustamente - di parlare male del nazismo!
commento di marco biQuesto Film in versione del '91 colorizzata,non mi ha molto convinto neanche nelle Interpretazioni (vista l'Epoca di Produzione la cosa personalmente suona un pò strana ...) e la Storia pur Drammatica non prende fino in fondo.voto.4.
commento di chribio1