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Homeboy. Ragazzo di famiglia

Regia di Michael Seresin vedi scheda film

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La recensione su Homeboy. Ragazzo di famiglia

di maso
3 stelle

 

 

 

Gli anni ottanta sono il periodo di massimo splendore per il bello e dannato Rourke: Roeg, Cimino, Coppola, Hill e Parker sono solo alcuni dei grandi maestri della cinepresa che in quegli anni lo diressero e lo istruirono anche su come stare dietro la mdp, arrivò quindi anche per Mickey il momento di realizzare un film per il quale non fosse solo uno del cast e nemmeno solo il protagonista bensì il deus machina, colui che è al centro del progetto.

Difatti il passato di Rourke emerge nel personaggio del pugile fallito Johnny Walker che si arrabatta e gironzola con il suo incedere da cowboy di mezzanotte alla ricerca di un nuovo incontro da affrontare: per la sceneggiatura collaborò attivamente prendendo spunto dal suo vissuto e ovviamente la poltrona del regista Sarasin la condivise con lui e bisogna ammettere che a livello visivo il film non sarebbe neanche male e probabilmente la sinergia fra il regista e la sua star ha funzionato purtroppo è altrove ad essere carente e non di poco.

Il protagonista è un personaggio davvero inconsistente e dimenticabile, parla pochissimo e Rourke vorrebbe farsi amare dal suo pubblico per tutta la durata del film semplicemente sparando la stessa smorfia con la mascella di sbieco sia quando boxa che quando vagabonda rintronato per la città e si ferma alla giostra della bella Debra Feuer triste e fallita come lui ma anche qui ecco che la sceneggiatura fa acqua perchè neanche la love story tocca il cuore dello spettatore, piuttosto lo raffredda ulteriormente anche perchè i personaggi sono di un piatto che deprime.

La sottotrama legata al delinquente di mezza tacca affidato a Walken che usa Johnny come paravento per le sue azioni criminali mette un pizzico di sale su una portata davvero insipida: la professionalità il vecchio Chris ce la mette sempre ma non è uno stupido, è un grande attore che secondo me si è reso conto subito di trovarsi coinvolto in una patacca che sarebbe ben presto caduta nel dimenticatatoio e quindi per ravvivare un po' la scena è andato volutamente sopra le righe ma almeno il suo personaggio per quanto negativo sia ha una identità mentre il protagonista no.

Tentativo totalmente fallito di plasmare un neonoir ma c'è qualcosa da salvare: la classe di mano lenta Clapton che firma una eccellente colonna sonora dalle forti tinte blues inserite fra tracce decorative o prettamente rock.

Perso nel passato e a ragione.

 

Eric Clapton "Ruby" (Homeboy soundtrack) - YouTube

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