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L'uomo della scatola magica

Regia di Bodo Kox vedi scheda film

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George Smiley

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'uomo della scatola magica

di George Smiley
8 stelle

Varsavia, 2030. Adam (Piotr Polak), un uomo senza memoria del proprio passato, trova lavoro come addetto alle pulizie presso una grande compagnia. Qui conosce Goria (Olga Boladz), impiegata dell'ufficio risorse umane con cui inizia una difficile relazione. Nel frattempo, nell'appartamento fatiscente in cui abita rinviene una vecchia radio che trasmette musica del passato e con cui scopre di poter viaggiare nel tempo, sino alla Polonia del 1952 in piena era sovietica. Quando Adam non fa ritorno, sarà Goria a cercarlo disperatamente per riportarlo nel XXI secolo...

L'uomo della scatola magica – e-Cinema.it Magazine

L'uomo della scatola magica, su Prime Video il pluripremiato film di Bodo  Kox

L'uomo della scatola magica Streaming - Film HD - Altadefinizione

Diretto da Bodo Kox e vincitore del Trieste Science+Fiction Festival come miglior film internazionale, "L'uomo della scatola magica" è una coproduzione italo-polacca che spicca per originalità e ricercatezza estetica. Immersa in un'atmosfera tetra e fotografata con toni lividi, la pellicola ci presenta un futuro distopico che è in realtà un ritorno al passato per quanto riguarda l'ingerenza governativa nelle vite dei cittadini. Un regime totalitario che controlla ossessivamente gli abitanti del Paese, fino a cancellare loro la memoria se di ostacolo al "benessere della nazione"; un'atmosfera di repressione e di degrado sociale; persone che vivono isolate pur abitando in una grande metropoli; gerarchie apparentemente inscalfibili; e infine un clima perenne di assedio. In questo scenario fin troppo familiare, sia per chi lo ha vissuto sia per chi ormai lo frequenta regolarmente grazie al cinema e alla narrativa di fantascienza, un uomo e una donna divisi per ceto di appartenenza proveranno nonostante tutto ad amarsi e si troveranno legati da un filo che attraversa i decenni. Il regista mescola estetica e stile derivati dalla migliore science-fiction distopica con derive cyberpunk, da Terry Gilliam ("Brazil", "L'esercito delle 12 scimmie", "The zero theorem") alle sorelle Wachowski ("Bound - Torbido inganno" e la trilogia di "Matrix"), da George Orwell a Philip K. Dick, presentandoci un futuro plausibilmente vicino e una storia dai toni a volte grotteschi e a volte drammatici che non mancherà di sorprendere e incuriosire lo spettatore paziente e disposto ad assecondare una narrazione che parte in sordina, seminando vari indizi senza apparente significato, per poi procedere spedita nella seconda parte verso la soluzione dell'enigma. Un film non facile ma capace di ripagare a fine visione l'impegno profuso.

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