Regia di Eli Roth vedi scheda film
Siamo in America, negli anni '50. Dopo aver perso i genitori a causa di un incidente, Lewis, bambino di circa dieci anni, va a vivere in un'immaginaria cittadina di provincia, dallo zio Jonathan, che non conosceva, poichè allontanatosi dal resto della famiglia anni prima. Nonostante una buona accoglienza, anche da parte di una misteriosa vicina che passa molto tempo a casa del parente, il bambino comprende che c'è qualcosa di strano, non solo nelle due persone, ma anche nella casa, che ben presto si "anima". I due si rivelano praticanti della magia, ed iniziano il giovane alla medesima arte, trasmettendo conoscenze in grado di mettere l'intero mondo in grave pericolo, nel momento in cui, per ottenere la benevolenza di un coetaneo, Lewis trasgredisce l'unica regola della casa. Un film fantastico per ragazzi e non solo. I personaggi sono infatti un po' tutti "problematici", la qual cosa conferisce agli stessi un certo spessore. Lewis è da poco diventato orfano, e non si rassegna alla perdita improvvisa dei genitori, la presenza dei quali, comunque, continua ad "aleggiare". Di carattere introverso, ha difficoltà ad essere accettato dai nuovi compagni di scuola, ne soffre, ed arriva a commettere sciocchezze, pur di farsi accettare. Jonathan, lo stregone, ha avuto un passato difficile, avendo dovuto scegliere tra la pratica della magia e la vita in famiglia. Mrs Zimmerman, la vicina, ha subito gravissime perdite a causa del conflitto mondiale, rimanendone sconvolta tanto da perdere temporeamente le capacità magiche. Lo stesso antagonista, in passato amico di Jonathan, matura i suoi propositi distruttivi verso la razza umana in conseguenza degli orrori visti in guerra. Il film racconta di come i tre protagonisti, combattendo la stessa battaglia, riescano a "metabolizzare" i loro dolori, superare i loro limiti e ritrovarsi, alla fine, uniti in una vera, nuova famiglia. Il film è sempre piacevole da guardare; l'atmosfera fiabesca ed il "senso del meraviglioso" tengono viva l'attenzione dello spettatore. La grande casa nella quale è ambientata buona parte della narrazione è ricca di misteri; c'è sempre qualche "prodigio" inatteso, pronto a stupire, e, a volte spaventare, Lewis ... e anche noi spettatori. Gli effetti speciali non sono mai invasivi, e consentono all'opera di conservare quell'atmosfera "anni '50" che, sin dall'inizio, la contraddistingue. Un discreto film fantastico, non è ai livelli della serie "Harry Potter", ma piacevole e di spessore.
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