Regia di Rawson Marshall Thurber vedi scheda film
Will è un ex agente FBI che porta sul corpo i postumi di una missione andata male che ha segnato la fine della sua carriera. Cercando di rilanciarsi nel settore “sicurezza”, diventa consulente del proprietario del più grande grattacielo al mondo: un’ottava meraviglia costruita a Hong Kong, che a breve sarà inaugurata.
Presto dovrà misurarsi con una banda che nel grattacielo sta cercando qualcosa di inestimabile valore…
R. Marshall Thurber è il regista e sceneggiatore americano, poco più che quarantenne, a cui viene affidato il compito di realizzare un blockbuster spettacolare che costa quasi 150 milioni di dollari e viene girato interamente in Cina (cosa piuttosto inusuale a Hollywood), con un occhio particolare al mercato asiatico e grande tatto politico (i cattivi sono europei dell’Est, e comunque prevalentemente bianchi; l’eroe è il nero Dwayne Johnson, gli asiatici sono per lo più terzi) .
La sceneggiatura riesce a far la sintesi di due filmoni, uno degli anni ’70 (Inferno di Cristallo) e uno degli ’80 (Die Hard), ma purtroppo le manca sia l’approfondimento psicologico dei personaggi del primo sia la sottile ironia del secondo.
Alla fine ci restano solo una serie di esibizioni da palestra in mezzo a tanta computer-grafica, e con un finale sufficientemente scontato.
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