Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Rimasto vedovo, un pastore protestante svedese (Gunnar Björnstrand) perde la fede in Dio. Non riuscirà a suggerire ad un caro amico (Max Von Sydow) le giuste parole di conforto affinché questo possa evitare il suicidio, né cederà alle amorevoli cure di Märtha (Ingrid Thulin), fossilizzandosi nel vano ritualismo della sua passata vocazione. Con Come in uno specchio e Il silenzio, Luci d'inverno compone la trilogia sul "silenzio di Dio" nella quale spiccano i temi della fede e dell'incomunicabilità. Per quanto girato col consueto rigore, interpretato magnificamente da tutti gli attori ed aggraziato dalla solita, splendida fotografia di Sven Nykvist, il film sembra abbarbicarsi attorno ad un unico spunto che, rispetto a prove più convincenti del regista, non sembra fruttare ramificazioni feconde.
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