Trama
La commovente e vera storia di Mark Hogancamp, un uomo che dopo un aggressione che gli lascia danni permanenti trova sollievo e conforto in Marwen, una città della Seconda guerra mondiale in scala che crea nel suo cortile.
Approfondimento
BENVENUTI A MARWEN: UN MONDO DI FANTASIA
Diretto da Robert Zemeckis e sceneggiato dallo stesso con Caroline Thompson, Benvenuti a Marwen racconta la vera storia della disperata lotta di un uomo psicologicamente distrutto che scopre come l'immaginazione artistica possa contribuire a guarire lo spirito. Quando un devastante attacco frantuma Mark Hogancamp e ne cancella ogni ricordo, nessuno si aspetta che possa mai un giorno riprendersi. Tuttavia, rimettendo insieme i pezzi della sua nuova e vecchia vita, Mark crea meticolosamente una mitica città belga, Marwen, dove può essere il capitano Hogie, un pilota da combattimento della Seconda guerra mondiale. A Marwen, dunque, Mark è un eroe, combatte contro i nemici e conta sui suoi amici. Mentre costruisce quella che a tutti gli effetti è una strabiliante installazione artistica popolata da bambole incredibilmente realistiche (a immagine e somiglianza delle più potenti donne che conosce), Mark trae forza dal suo mondo fantastico per riappropriarsi lentamente del mondo reale.
Con la direzione della fotografia di C. Kim Miles, le scenografie di Stefan Dechant, i costumi di Joanna Johnston e le musiche di Alan Silvestri, Benvenuti a Marwen trae ispirazione dal documentario Marwencol, diretto da Jeff Malmerg e incentrato sulla figura di Mark Hogancamp. Nato nel 1962 e cresciuto in un sobborgo borghese di New York, Hogancamp sin da piccolo mostrava una forte passione artistica. Primogenito di tre figli, era curioso di tutto ciò che lo circondava, a cominciare dalla gamba che il nonno materno aveva perso durante la Seconda guerra mondiale mentre era arruolato nella Lutfwaffe. Non eccellendo negli studi, Hogancamp nei primi anni Ottanta entrò tra le file della US Navy, disegnando tutto ciò che avveniva a bordo della nave in cui era imbarcato e la vita delle città europee che visitava. Mentre era in servizio, sposò una giovane donna russo-polacca conosciuta al college ma la loro relazione andò presto in frantumi. Ciò lo spinse lentamente nella spirale dell'alcol, entrando e uscendo in continuazione dai centri di riabilitazione.
A 38 anni, poi, la sua vita cambiò per sempre. La sera dell'8 aprile 2000, da ubriaco in un bar, raccontò a uno sconosciuto una sua passione: in segreto, amava indossare scarpe femminili. Da solo, all'uscita del locale, fu aggredito dallo stesso sconosciuto e da quattro suoi amici e ridotto in fin di vita. Lasciato per morto, fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico e rimase in coma per nove giorni, riportando un grave danno cerebrale in grado di cancellargli quasi tutti i ricordi della sua vita da adulto. Ricoverato per ben 43 giorni, fu costretto a imparare nuovamente quasi tutte le attività basilari di un uomo, dal mangiare al camminare. Nei due anni successivi, quando sembrava non esserci più speranza per un suo recupero, la passione per la Seconda guerra mondiale e per la creazione di piccoli modellini militari lo portarono alla creazione del mondo di Marwen, una finta città belga in scala 1:6, trovando un rifugio per i suoi problemi. Oltre a popolare la cittadina e a "vivervi" come Hogie, Hogancamp con la sua fotocamera in 35 millimetri scattava continuamente fotografie con cui, grazie alla sua immaginazione, catturava il cameratismo, gli amori, le paure e le avventure dei "residenti". A scoprire il suo mondo fu per primo nel 2005 il fotografo David Naugle, che raccontò poi la sua storia in un numero della rivista Esopus.
Il cast
A dirigere Benvenuti a Marwencol è Robert Zemeckis, regista, sceneggiatore e produttore statunitense, premio Oscar per Forrest Gump. Regista di diverse pellicole di culto come All'inseguimento della pietra verde, Ritorno al futuro e Chi ha incastrato Roger Rabbit, Zemeckis ha cominciato a maturare l'idea di… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (7) vedi tutti
Se non fosse una storia vera, direi che il regista ha esagerato nella fantasia. Una storia che fa tenerezza ma sinceramente ho trovato noiose tutte quelle scene con i pupazzi.
commento di Artemisia1593Zemeckis dà leggerezza ad una storia che di leggero ha ben poco, ma senza togliergli profondità. Regia sapiente con Carell impeccabile. Toccante
commento di Gibbon92Film dolcissimo e geniale..
commento di SuperFioreGrande ritorno di Robert Zemeckis alla viva e struggente delicatezza di “Forrest Gump”.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoUn film inatteso, intenso e bellino assai.
leggi la recensione completa di tobanisDal regista di F. Gump, un’ allegoria sul potere salvifico dell’immaginazione. Sopravvissuto ad un pestaggio e affetto da amnesia retroattiva, Il protagonista sublima i propri fantasmi in un mondo animato da pupazzi alter ego del reale. Messa in scena pirotecnica per un piccolo cult sperimentale ahimè forse poco apprezzato. Per cinefili, voto 8.
commento di VellocetRobert Zemeckis gira il suo personale "Small soldiers" presentando Mark Hogankamp, un disegnatore diventato fotografo che, per dimenticare d'essere stato vittima di un pestaggio violento, crea in casa un villaggio mignon della Seconda Guerra Mondiale assediato dai nazisti e da una strega, ma difeso da cinque belle bambole armate di mitra.
leggi la recensione completa di Marco Poggi