Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
grande film, esemplare del cinema bergmaniano. Un film sulla Morte che incombe senza pieta', sull'Arte che si serve della vita e che conduce l'uomo alla morte, su un Dio da scoprire ansiosamente e da trovare, forse, nell'Amore terreno verso persone piu' care. Film denso, complesso, fatto di ambivalenze: lo scrittore arido ed egoista e il medico con la sua visione del mondo "chiara e umana"; il personaggio di Karin, ora sensibile e dolente, ora perverso ed erotico; la dipendenza dall'orribile realta' delle cosa e il desiderio di andare oltre ad essa con la fantasia.
ideale
niente...VOTO:OTTIMO
tra gli attori feticcio di Bergman. Bravissimo
non si discute
straordinaria nella sua ambiguita'
lascia il segno, pur senza momenti visionari. Stupendo il taglio delle inquadrature; impeccabile il modo in cui mette a nudo gli animi dei personaggi
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