In un'isola del Baltico, lo scrittore David trascorre le vacanze estive in compagnia del figlio Minus, della figlia Kårin - recentemente dimessa da una clinica psichiatrica - e del marito di Kårin, Martin. Ognuno di loro costituisce per gli altri una sorta di specchio, nel quale si riflettono le angosce e la difficoltà di comunicare di ciascuno.
Note
Uno dei film di Bergman - insieme ai successivi "Luci d'inverno" e "Il silenzio" - più segnati dalla tensione esistenziale e dall'inquietudine religiosa, con Dio che compare nei sogni di Kårin sotto forma di un enorme ragno. Eccezionali gli interpreti, e Oscar 1961 come miglior film straniero.
Esempio da studiare di ottima direzione di attori su tematiche difficili da esprimere come l'amore, la pazzia, la religione ma che appassiona grazie anche agli interpreti bravi e belli ripresi nella magica isola Faro. In rete una ben definita copia in italiano!
Sono tutti alla ricerca di loro stessi e di un sostegno psicologico che li traghetti nella dura esistenza.
Rassegnazione, solitudine, incomunicabilità, paura, freddo che penetra sin nell'anima e da cui sembra derivarne in qualche modo.
bergman va visto e rivisto di tanto in tanto, chè male non fa. natura e spiritualità, bene e male, uomo e donna, sano e malato, amore e dio, il tutto per cercare un motivo che renda valido stare al mondo. talmente potente da sembrare un horror. ...ERA SOLO UN RAGNO.... il terrore e la delusione.
Deliziosissima e molto brava la Protagonista Harriet Andersson in questo Film Bergmaniano ma certo che per vederlo ci vogliono i bastoncini agli occhi per non addormentarsi in quanto il ritmo e' notoriamente blando.voto.4.
Su una piccola e tranquilla isoletta del Mar Baltico, quattro persone stanno trascorrendo un periodo di sereno riposo. Sono David (Gunnar Bjornstrad), uno scrittore di successo, i figli Karim (Harriet Andersson), una donna che soffre di gravi disturbi mentali, e Minus ((Lars Passgard), un diciassettenne dolce e insicuro e il marito di Karim, Martin (Max Von Sydow), che fa il medico. Un soggiorno… leggi tutto
Escludendo l'ammirazione incondizionata di cui gode tra gli appassionati, il regista ha offerto in questo film uno spaccato desolante di vita di quattro persone che sono strette da legami sentimentali complessi e distorti. A parte la protagonista, che appare la più indifesa a causa della sua malattia, dovuta probabilmente ad un disturbo bipolare, in cui alterna momenti di euforia … leggi tutto
L'immagine di copertina questa settimana è dedicata ad un film di GIANNI e PINOTTO. Il film è del 1953 e anche loro facevano ridere noi undicenni, seppur meno di Stanlio e Ollio o di Jerry…
Questo film, girato nel 1960, è noto per essere il primo della cosiddetta “trilogia del silenzio di Dio”, comprendente anche “Luci d’inverno” e “Il silenzio”, in realtà non riconosciuta da Bergman proprio a causa del suo contenuto che riteneva troppo didascalico.
La trama è incentrata sul dramma di Karin (Harriet Andersson), figlia…
Di seguito la playlist con le ultime visioni del 2020, tra cortometraggi serie Tv e film.
Gli anni passano ma mi soprendo ancora di come sia capace di passare da registi come Bergman o Herzog alle commedie italiane…
Un film interessante e con una compagine di interpreti davvero superlativa. Difficile dare un interpretazione univoca. La follia è ubiquitaria, in ciascuno dei personaggi.
Sono tutti alla ricerca di loro stessi e di un sostegno psicologico che li traghetti nella dura esistenza. Che può essere anche ben rappresentata dai luoghi remoti in cui trascorrono le vacanze. Una…
“Il tuo istruttore di scuola guida era uno junghiano?” “Sto pensando di finirla qui” (ma anche: “...di porre fine alle cose”), recita il titolo, allarmante, del romanzo…
Buona visione
e saluti da cherubino,
25 maggio 2020
John Wayne
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Nota:
Il…
su un'isola della svezia, un nucleo familiare si ritrova nella casa estiva. un padre i due figli e il marito di lei.
sembra una tranquilla riunione, i 4 escono dalle acque del mare ridendo e scherzando e dividendosi i compiti per preparare la cena.
questa la scena della tragedia. i protagonisti sono un padre scrittore che ambisce alla gloria, in perenne esilio per il mondo a parlare di…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
- Da Leibniz a Heidegger poi altri a seguire, tutti a porsi la regina delle domande:
“ Perché l’Essere piuttosto che il nulla ?”
Nota: E’ vero, sarebbe maggiormente in linea…
Come in uno specchio è un film in bianco e nero del 1960 scritto e diretto da Bergman.
Non è uno dei primi film del grande regista che vengono citati quando Si parla del maesteo,ma è questo il film del suo primo oscar e della definitiva consacrazione e,per ammissione dello stesso regista,il film da cui nasce Persona capolavoro di pochi anni successivo.
Questo è…
"Si traccia un magico cerchio intorno a noi escludendo tutto ciò che può compromettere i nostri intenti, ma quando la vita spezza il cerchio questi intenti si rivelano meschini e insignificanti così tracciamo subito un nuovo cerchio, un nuovo riparo."
Questo è il momento più toccante e significativo a mio umilissimo avviso di questa pellicola che alterna…
In un'isola sul Mar Baltico quattro - numero prediletto e ricorrente in molte delle sue pellicole - persone sono in vacanza: Karin (Harriet Andersson) donna dal forte temperamento e dagli enormi problemi psichiatrici, reduce dal ricovero in una casa di cura, Martin (Max von Sydow), il marito di lei, un bravo medico ma che non spicca per la sua personalità, David (Gunnar Bjornstrand), un…
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Commenti (7) vedi tutti
Esempio da studiare di ottima direzione di attori su tematiche difficili da esprimere come l'amore, la pazzia, la religione ma che appassiona grazie anche agli interpreti bravi e belli ripresi nella magica isola Faro. In rete una ben definita copia in italiano!
commento di marco biSono tutti alla ricerca di loro stessi e di un sostegno psicologico che li traghetti nella dura esistenza. Rassegnazione, solitudine, incomunicabilità, paura, freddo che penetra sin nell'anima e da cui sembra derivarne in qualche modo.
leggi la recensione completa di Bradybergman va visto e rivisto di tanto in tanto, chè male non fa. natura e spiritualità, bene e male, uomo e donna, sano e malato, amore e dio, il tutto per cercare un motivo che renda valido stare al mondo. talmente potente da sembrare un horror. ...ERA SOLO UN RAGNO.... il terrore e la delusione.
leggi la recensione completa di zombiDeliziosissima e molto brava la Protagonista Harriet Andersson in questo Film Bergmaniano ma certo che per vederlo ci vogliono i bastoncini agli occhi per non addormentarsi in quanto il ritmo e' notoriamente blando.voto.4.
commento di chribio1Voto 7,5. [19.02.2012]
commento di PPgrande, struggente, inquietante … ed è di 40 anni fa!
commento di lemarquisVoto 8: lacerante meditazione su follia e fede filtrate dal sottile strato della Carta da Parati di uno scalcinato muro.
commento di DrFloyd