Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Virzi' è un regista che riesce sempre ad imprimere ad ogni suo film quel caleidoscopio di verve, ironia ed irriverente cattiveria tipicamente livornese. Non manca di farlo anche in questo "Notti magiche" dove il tema conduttore,la morte di un produttore cinematografico (un Giancarlo Giannini sopra le righe) fatta risalire a tre giovani sceneggiatori, è in realtà un personale omaggio del regista a quel mondo del cinema che, nel 1990 delle notti magiche mondiali, volgeva ad un lento crepuscolo. Come in tutti i film dove prevale una sorta di fascinazione sentimentale del regista verso una personale visione del proprio mondo, anche qui a volte il troppo stroppia in una confusione spinta agli eccessi. Tuttavia rimane la tipica impronta che rende, almeno per me, i film di Virzi' una boccata di aria fresca, quel vento di toscanità che riporta ogni cosa ad una dimensione pratica e terrena, un modo di fare cinema che è soprattutto arte di far volare la fantasia anche in contesti prettamente concreti e prevedibili.Cast di alto livello, dove spiccano i sempre professionali Herlitzka e Bonacelli, ed un infinità di citazioni al cinema degli anni del boom e della Dolce Vita,ma anche alla contemporaneità di fine anni '80 (con tanto di Fellini annesso, impegnato a girare le ultime scene de "La voce della luna").
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