Un noto produttore cinematografico viene trovato morto nelle acque del Tevere durante i mondiali di calcio del 1990. I principali sospettati dell'omicidio sono tre giovani aspiranti sceneggiatori. In una nottata al comando dei carabinieri viene ripercorso il loro viaggio trepidante, sentimentale ed ironico nello splendore e nelle miserie dell'ultima stagione gloriosa del cinema italiano.
E che palle!! va bene mezz'ora, massimo un'ora ma dopo anche basta. Si continua a immettere personaggi nella trama e ci si annoia: troppo autoreferenziale, loro si saranno divertiti a scriverlo e girarlo noi meno a guardarlo.
Un panettono indigesto, con candidi, uvetta, ricotta, marmellata, zabaione e maionese. Poi mangiarlo a velocità accelerata, e farsi raccontare dal cuoco che è stato tutto uno scherzo, conclude il "codalavoro".
Strano Film nel quale mi trovo la Protagonista carina simile a Vittoria Puccini /Diana Del Bufalo,poi Marina Rocco nella solita Sua Interpretazione da svampita ed altri Attori con piccoli Camei : altro non mi ricordo.voto.4.
Film per gli addetti ai lavori (solo loro possono appassionarsene). Per il resto, grandissima DELUSIONE da Virzì, un film che può rappresentare un azimut per nella sua carriera. Ho fatto fatica a reggerlo sino alla fine. Voto: 4
Una "Grande Bellezza" tra "Una pura formalità" e "Sono fotogenico". A parte l'irritante personaggio del ragazzo toscano (scopa solo lui, ce l'ha lungo e ci prova con tutte perché non sopporta il dolore) un altro capolavoro di Virzì.
Bela Lugosi's dead. Undead undead undead ... Le lugubri note dei Bauhaus che cullano dolcemente in tutta la loro immortale iconicità le ultime inquadrature fino ai titoli di coda, evocano e simboleggiano il chiaro epitaffio che Paolo Virzì incide sulla lapide del cinema italiano. [Italian cinema's dead. Undead undead undead...] Un'iscrizione decisa e robusta,… leggi tutto
Paolo Virzì prende a prestito il ritornello tratto dal brano di Giorgio Moroder "Un'estate italiana" ma il suo ultimo film, nonostante le premesse, non si occupa di calcio, se non marginalmente. I mondiali rimangono sullo sfondo e di tanto in tanto ci ricordano come il pallone, capace di mandare in trance gli italiani, sia l'oppio del nostro popolo al pari della religione che il… leggi tutto
Solo un granbellezzarsi addosso uscendo volutamente fuori le righe, dove vien da pensare che non ce ne sia uno che reciti secondo un metro accettabile. Ma questo, di Virzì, lo si sapeva già, gli piace eccedere, forse ha paura che i suoi personaggi rimangano anonimi, ed in questa storia di tre sceneggiatori arrivati a Roma per trovare fortuna e gloria nel… leggi tutto
Mentre L’Italia viene giustiziata dagli undici metri, a Roma si consuma un’altra tragedia meno appariscente ma con evidenti ripercussioni sul mondo del cinema Italiano. Un produttore di B Movies viene assassinato, ma da chi?
Dietro la sembianza di un film giallo Paolo Virzì maschera una commedia e anche una severa critica al mondo del cinema, in particolare Romano,…
Trattasi di metacinema. Punti di forza di questa pellicola sono il ritmo e le citazioni. Ma il ritmo, che all'inizio rende la narrazione fluida ed interessante, si trasforma a lungo andare in un elemento ansiogeno, scompiglia le carte e ingenera fastidio, in particolare le battute spesso si perdono e una certa parte risulta incomprensibile. Le citazioni si accumulano allo stesso ritmo, alcune…
Virzi' è un regista che riesce sempre ad imprimere ad ogni suo film quel caleidoscopio di verve, ironia ed irriverente cattiveria tipicamente livornese. Non manca di farlo anche in questo "Notti magiche" dove il tema conduttore,la morte di un produttore cinematografico (un Giancarlo Giannini sopra le righe) fatta risalire a tre giovani sceneggiatori, è in realtà un personale…
Buon film di Paolo Virzì che ambienta la storia nel periodo dei Mondiali del 90' in Italia(la famosa semifinale di Napoli persa contro l'Argentina del grande Diego a Napoli) narra di tre giovani sceneggiatori che provano a sfondare nel mondo del cinema.
Tanti i riferimenti ai maestri(sceneggiatori,registi,attori,produttori) ancora viventi all'epoca degli anni 90 nel cinema italiano in…
Prosegue il mio diario con le visioni di Agosto e di Settembre...
I Film sono ordinati, come al solito, per anno di uscita.
Serie TV concluse:
1a The Boys.
E voi cosa avete visto di interessante…
Paolo Virzì è certamente un regista cinefilo, pertanto non è esercizio ozioso andare a cercare, dentro i suoi film, riferimenti ad opere più o meno note del passato. Per questo Notti magiche i numi tutelari sono Federico Fellini (guarda caso il 1990 dei Mondiali di calcio italiani è anche l'anno dell'ultimo film di Fellini, La voce della luna, del quale si…
Premio Solinas 1990, i finalisti sono tre giovani sceneggiatori molto diversi fra loro: l’esuberante toscano Luciano, il timido e coltissimo Antonino, siciliano, e la bella e nevrotica Eugenia, romana. Vince Antonino ed Eugenia invita lui e Luciano a trascorrere la notte da lei, nella grande casa vuota dei suoi. Nei giorni successivi il trio si inserisce nei meccanismi del cinema italiano…
Nel momento in cui l'Italia è eliminata dall'Argentina nella semifinale dei mondiali di calcio del 1990, a Roma, una vettura di lusso finisce nel fiume Tevere. Dopo il recupero, si scopre a bordo il cadavere di Leandro Saponaro, noto produttore cinematografico, grazie ad un documento d'identità. Da una foto Polaroid scattata alcune ore prima, gli investigatori riconoscono i…
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Commenti (10) vedi tutti
Sono un grande fan di Virzì ma questo è veramente pessimo. In assoluto il suo peggior film
commento di Salvatore1870E che palle!! va bene mezz'ora, massimo un'ora ma dopo anche basta. Si continua a immettere personaggi nella trama e ci si annoia: troppo autoreferenziale, loro si saranno divertiti a scriverlo e girarlo noi meno a guardarlo.
commento di bianicUn panettono indigesto, con candidi, uvetta, ricotta, marmellata, zabaione e maionese. Poi mangiarlo a velocità accelerata, e farsi raccontare dal cuoco che è stato tutto uno scherzo, conclude il "codalavoro".
commento di OssAutoreferenziale, sopra le righe, pieno di stereotipi, noioso. Un Virzì da dimenticare. Peccato.
commento di Artemisia1593Un film di cinema sul cinema ,un mondo di cinismo e profitto,non male,si lascia vedere.
commento di ezioStrano Film nel quale mi trovo la Protagonista carina simile a Vittoria Puccini /Diana Del Bufalo,poi Marina Rocco nella solita Sua Interpretazione da svampita ed altri Attori con piccoli Camei : altro non mi ricordo.voto.4.
commento di chribio1Film per gli addetti ai lavori (solo loro possono appassionarsene). Per il resto, grandissima DELUSIONE da Virzì, un film che può rappresentare un azimut per nella sua carriera. Ho fatto fatica a reggerlo sino alla fine. Voto: 4
commento di GARIBALDI1975Una "Grande Bellezza" tra "Una pura formalità" e "Sono fotogenico". A parte l'irritante personaggio del ragazzo toscano (scopa solo lui, ce l'ha lungo e ci prova con tutte perché non sopporta il dolore) un altro capolavoro di Virzì.
commento di scapigliatoBrancaleone alle crociate dell'industria cinematografica italiana.
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